«Farò un codice dei diritti degli animali, che devono essere tutelati». Parola di Silvio Berlusconi, ospite di «Dalla parte degli animali» su Rete4.
Oltre a raccontare qualche scena di vita familiare con gli undici cani che popolano la sua villa di Casatenovo - «Dudù, Dudina, Peter, Trilli, Wendy, Harley, Rambo, Marilyn e Ginny, alcuni presi in canile, si svegliano con me, fanno colazione con me» - l’ex premier parla della sua «passione» per gli amici a quattro zampe.
«Gli animali - ricorda l’ex premier - sono esseri senzienti, non cose. Per dare concreta attuazione a questo principio, sancito a livello europeo, si deve affermarlo anche nella nostra Costituzione. Meritano di essere tutelati tutti gli animali, compresi quelli destinati all’alimentazione umana. Oggi milioni di animali vivono una vita-non vita negli allevamenti intensivi e fino a qualche tempo fa se ne curavano in pochi. Ma la sensibilità è mutata, e anch’io credo che si debba superare il sistema delle gabbie».
Per Berlusconi il randagismo «è una vergogna che dobbiamo lasciarci alle spalle. Il passo più importante è agevolare le adozioni e rendere più facile la vita dei proprietari di animali, sui quali pesano un ingiustificabile carico fiscale così come divieti anacronistici di accedere in luoghi pubblici. L’affetto degli amici a quattro zampe vuol dire molto per le famiglie che li ospitano e che devono essere aiutate».