Caracciolo no limits
«Mi impegno perché
il sogno continui»

di Gian Paolo Laffranchi
Andrea Caracciolo: Brescia nel cuore, fiuto del gol raro. Tornerà arruolabile la prossima settimana
Andrea Caracciolo: Brescia nel cuore, fiuto del gol raro. Tornerà arruolabile la prossima settimana
Andrea Caracciolo: Brescia nel cuore, fiuto del gol raro. Tornerà arruolabile la prossima settimana
Andrea Caracciolo: Brescia nel cuore, fiuto del gol raro. Tornerà arruolabile la prossima settimana

«Mi spiace non essere lì con voi». Il video è di giornata, registrato il 5 ottobre. Il volto e la voce, inconfondibili per chiunque abbia a cuore il Brescia. Andrea Caracciolo era fra gli ospiti attesi all’evento inaugurale del corso di laurea di «Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane». Chiamato a dialogare con gli studenti e i docenti della Cattolica, aveva detto sì, ma non poteva immaginare il rinvio di Terni, i cambi di calendario, l’allenamento del giovedì che diventa mattutino. «Non posso esserci causa turno infrasettimanale - prosegue l’Airone - ed è un peccato: l’argomento è bello, avrei potuto dire la mia». Tra sfide e traguardi, «sogni e bisogni». E Caracciolo ha «realizzato un sogno con il Brescia Calcio».

Il capitano, simbolo di una longevità che non s’arrende. Una determinazione che colpisce perché, anche se gli anni passano e le primavere pesano, la sua utilità non cala. La capacità di essere decisivo anche in pochi minuti aumenta, perfino. E la lezione, agli studenti, è questa: con il lavoro si ottiene tanto, si può anche far rallentare il tempo.

COSÌ, A 36 ANNI, Caracciolo è ancora in grado di entrare e risolvere una gara. «Andrea è un sogno vivente - dice il padre spirituale del Brescia, don Claudio Paganini, delegato vescovile per la Pastorale degli sportivi -. Quando stava per entrare sabato, contro il Perugia, si è sentito un boato di ottomila persone. Adesso entra e ci pensa lui, hanno sperato tutti. Si perdeva 1-0. Si è vinto 2-1: gol e assist. Andrea vive per il gol, si realizza facendone tanti. È un sogno che fa sognare. Chissà ancora per quanto».

Questa è la domanda. Caracciolo è già il più grande cannoniere nella storia del Brescia, con numeri in costante aggiornamento (in questo torneo ha già timbrato 3 volte, in carriera è a quota 163 fra Serie A e B, 169 con la Coppa Italia). Deciderà di dire basta sul più bello o proverà a sconfiggere ancora i luoghi comuni anagrafici? In estate sarà svincolato, il contratto con il Brescia scade il 30 giugno. Difficile immaginarlo con un’altra maglia.

«Sono quasi alla fine, ma faccio il possibile perché il sogno continui», dice nel video Caracciolo. Che non si è posto scadenze, solo traguardi. Vive alla giornata, lavora tanto per fare sempre meglio, continuare a segnare e ad emozionare. Vuol capire quando sarà arrivato il momento prima che siano altri a dirglielo.

Che sia ancora vivo, che sappia ancora essere determinante, è nei fatti. Il neopresidente Massimo Cellino è rimasto colpito anche «dall’attaccamento che Andrea Caracciolo ha per questa squadra, per i suoi colori». Brescia nel cuore, anche come città, visto che qui metterà radici mettendo su casa. La sua famiglia è ormai bresciana. Quanto al futuro sul campo... Caracciolo lo affronta pensando alla prossima partita. Ha smaltito a tempo di record gli acciacchi di sabato scorso, post-Perugia: sarebbe già convocabile per la trasferta di Chiavari, ma è meglio non rischiare di perderlo a lungo.

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