LA CAMPAGNA

Colori e immagini
contro la «schiavitù»
del gioco

di Cinzia Reboni
Due scuole bresciane protagoniste del convegno-meeting promosso a Milano
Viviana Beccalossi con gli studenti del Cfp Zanardelli di DesenzanoGli alunni dell’istituto «Perlasca» di Idro autori del murales che mette in guardia i giovani dalle ludopatie
Viviana Beccalossi con gli studenti del Cfp Zanardelli di DesenzanoGli alunni dell’istituto «Perlasca» di Idro autori del murales che mette in guardia i giovani dalle ludopatie
Viviana Beccalossi con gli studenti del Cfp Zanardelli di DesenzanoGli alunni dell’istituto «Perlasca» di Idro autori del murales che mette in guardia i giovani dalle ludopatie
Viviana Beccalossi con gli studenti del Cfp Zanardelli di DesenzanoGli alunni dell’istituto «Perlasca» di Idro autori del murales che mette in guardia i giovani dalle ludopatie

I colori e le immagini per contrastare quella che don Antonio Mazzi non ha esitato a definire «l’eroina del terzo millennio». Gli studenti dell’Iis Perlasca di Idro hanno scelto come strumento di sensibilizzazione il lessico iconografico dei murales. Gli allievi del Cpf Zanardelli si sono affidati invece ad un percorso di formazione di gruppo sublimato in un video. Due strategie diverse per perseguire un unico obiettivo: prevenire e combattere le ludopatie, ovvero la dipendenza patologica dal gioco d'azzardo, un fenomeno che coinvolge persone sempre più giovani. I due progetti sono stati protagonisti della «Giornata di contrasto al gioco d’azzardo patologico - giovani, scuola e azzardo: esperienze a confronto». L’iniziativa ha coinvolto gli studenti di Idro e Desenzano che ieri a Milano, insieme ad altri 500 ragazzi delle scuole superiori di tutte le province lombarde, hanno presentato i loro progetti.

«LO STUDIO condotto dalla Fondazione Exodus in collaborazione con l’Università Bicocca - ha spiegato nell’occasione l’assessore regionale al Territorio uscente Viviana Beccalossi, in prima linea da anni nella battaglia contro le ludopatie -, il 14% dei ragazzi spende settimanalmente in azzardo, e un terzo di loro lo fa addirittura tutti i giorni. Il 34% degli studenti minorenni gioca quotidianamente online, mentre con l’arrivo della maggiore età si aprono le porte delle sale slot». Un fenomeno, quello del gioco d’azzardo precoce, che il Pirellone ha cercato di arginare con una campagna di prevenzione, ma anche e soprattutto con una normativa che impedisce di posizionare sale giochi in prossimità di scuole, chiese oratori ed altri spazi o luoghi di incontro sociali e offre incentivi ai gestori dei bar «deslottizzati», ovvero che rinunciano ad ospitare apparecchi per il gioco d’azzardo. «Grazie alla legge varata dalla Regione - spiega Viviana Beccalossi -, le slot machine sono calate sul territorio regionale del 10%, contro una media nazionale del 2,6%, mentre sono 325 i locali che hanno rinunciato ai videopoker. È solo un primo passo di un percorso lungo e difficile, che deve continuare anche nei prossimi anni». Al convegno hanno portato la loro testimonianza, tra gli altri, il presidente del Tribunale per i minori di Milano, Maria Carla Gatto, e don Antonio Mazzi, da sempre impegnato anche nel contrasto alla ludopatia, che nel suo intervento non ha esitato a ribadire essere «l’eroina del terzo millennio», chiedendo un impegno ancora più deciso all’interno delle scuole, soprattutto a partire dalle medie perchè, «come per gli spinelli e le droghe, si sta pericolosamente abbassando l’età della prima giocata d’azzardo». «Proprio per continuare questo percorso iniziato grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico Regionale - ha concluso Viviana Beccalossi - nei giorni scorsi abbiamo stanziato ulteriori 1,3 milioni di euro che serviranno a finanziare altre iniziative di formazione e sensibilizzazione contro questa piaga sociale in tutto il territorio regionale, dedicate agli studenti, agli insegnanti e alle famiglie». Apprezzata la creatività del progetto dell’Iis Perlasca: i ragazzi hanno realizzato un murales di pregevole fattura artistica dove campeggia uno slogan efficace e ironico «Non ti azzardare!». Un ammonimento a non bruciare nel gioco le preziose risorse della gioventù.

L’INIZIATIVA DEL PERLASCA si innesca in una campagna di ampio respiro promossa dalla Comunità Montana che da Idro a Odolo, passando per Agnosine, Barghe Sabbio e Prevalle, Vallio, prevede fino a giugno incontri, laboratori, spettacoli e ludoteche itineranti dedicate ai comportamenti a rischio nell’approccio al gioco. Incisivo anche il progetto promosso dalle classi terze dello Zanardelli di Desenzano, ispirato alla Peer Education, una strategia di prevenzione sociale che contempla un percorso di formazione di gruppo per studenti e insegnanti, punta a soddisfare i bisogni di informazione dei ragazzi potenzialmente esposti al rischio ludopatia e potenzia le risorse comunicative in chiave di prevenzione. Il percorso si è concluso con la realizzazione di un video di sensibilizzazione, girato trasformando in immagini le idee e le emozioni dei ragazzi. La forza della clip è il linguaggio e i contenuti che «richiamano ad un contesto espressivo e diretto alla realtà giovanile».

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