Consegnata
la petizione
per il processo
Resta l’attesa

Giulia Minola morta a Duisburg
Giulia Minola morta a Duisburg
Giulia Minola morta a Duisburg
Giulia Minola morta a Duisburg

«Chiunque può capire la grande necessità dei familiari delle vittime e dell’opinione pubblica in generale di avere certezza nell’accertare le cause e le responsabilità di questa tragedia. Come espresso già agli avvocati delle parti in causa, il tribunale competente deciderà sull’appello presentato, seguendo le norme di legge e senza farsi influenzare dalla petizione, di cui prendiamo atto».

QUESTA LA RISPOSTA arrivata dalla Corte D'Appello di Düsseldorf alle 362.577 mila firme della petizione presentata ieri dai parenti delle vittime della strage della Love Parade di Duisburg, tra cui Nadia Zanacchi, la madre della studentessa bresciana Giulia Minola. La petizione on line chiedeva l'apertura di un processo, dopo che i giudici del primo tribunale, quello di Duisburg, avevano deciso di non procedere contro le dieci persone che l'accusa aveva indicato come responsabili della strage del 24 luglio 2010. Le firme sono state consegnate ieri in Germania, dopo che domenica a Brescia c'è stata la messa in ricordo di Giulia: «Non mi aspettavo nulla di diverso- ha commentato Zanacchi- così come gli altri genitori: siamo consapevoli che possiamo avere tutte le firme di questo mondo ma che non abbiamo potere. Ciò non toglie che abbiamo fatto bene».IR.PA.

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