Dieci anni di
«latte» musicale
di qualità

di Claudio Andrizzi
Omar Pedrini in LatteriaLa cantautrice Cristina DonàMarco ed Ettore Giuradei
Omar Pedrini in LatteriaLa cantautrice Cristina DonàMarco ed Ettore Giuradei
Omar Pedrini in LatteriaLa cantautrice Cristina DonàMarco ed Ettore Giuradei
Omar Pedrini in LatteriaLa cantautrice Cristina DonàMarco ed Ettore Giuradei

La Latteria Artigianale Molloy compie 10 anni regalandosi una notte di emozioni: rock, indie, cantautorato underground e happy radio per raccontare in una serata l’atmosfera a 360 gradi di un club nato come una sfida, cresciuto senza incertezze e divenuto punto di riferimento imprescindibile per la «nightlife» di migliaia di bresciani.

DIECI ANNI di «mungitura urbana» in un happening dai contorni solo apparentemente misteriosi, dove il rebus del programma mantenuto segreto fino all’ultimo si è sciolto in una serie di indizi palesi. A far da padrino della gran festa di questa sera sarà Omar Pedrini: lo Zio Rock del resto in via Ducos è di casa, da qui è partito con il suo ultimo tour (creando un caso-casino grazie all’allegra performance dell’ospite Grignani), che nella stessa location si è chiuso lo scorso anno, e qui il Guerriero è tornato giorni fa per girare le immagini del nuovo video con la sua «curva» di fan.

La scaletta prevede un altro habituè del locale come Nikki, il dj di Tropical Pizza, anima rock e tentazioni da musicista: canterà un po’ di cover cui aggiungerà il suo inedito «L’ultimo bicchiere». A ruota arriverà Motta, anche lui non nuovo al Molloy stage, calcato a dicembre quando il suo tour ha fatto nuovamente tappa in città sull’onda della «sensazione» risvegliata dalla Targa Tenco 2016 come miglior debutto dell’anno assegnata all’album «La fine dei vent’anni». Uno dei più importanti cantautori della nuova generazione, decollato dal nulla e protagonista di un botto inatteso.

Performance meno viscerale ma altrettanto intensa sarà quella di Cristina Donà, un nome una garanzia, anche lei in odor d’anniversari importanti: il suo primo disco, «Tregua», classe 1997, compie giusto giusto vent’anni. Tour speciale in partenza il 6 giugno da Bologna (il 13 tappa al Lazzaretto di Bergamo). Un po’ il riassunto di una carriera che ha allineato otto dischi, centinaia di concerti in Italia e in Europa.

In cartellone due altre proposte: la prima rimarrà una sorpresa fino all’ultimo, anche se ciascuno potrà farsi un’idea su chi sia l’amatissimo cantautore della scuola romana che salirà al nord per far gli auguri alla Latteria.

Gran finale con i Giuradei, versione inedita in trio con Luca Ferrari dei Verdena alla batteria: l’occasione ideale per celebrare una rentrée in palco molto attesa dopo due anni di assenza, ma anche per ricordare il crowdfunding partito per girare «La nostalgia della condizione sconosciuta», docu-film incentrato sulla figura del Giuradei Ettore da Provaglio che già dal titolo promette bene.

Mezz’ora a testa, cambi palco fulminei un po’ sulla scia del 4/Quarti, maratona musicale ideata e organizzata dalla Latteria (prossima il 21 maggio). Niente nostalgie o sterili mondanità, nessuna voglia di tirarsela, solo una gran voglia di aggiungere una notte indimenticabile alle tante collezionate qui nella quiete del parco Ducos: dalle 22 all’una (biglietti in cassa a 10 euro). E sarà festa grande per una realtà musicale viva e attiva da dieci anni, con le anime Alberto Belgesto e Paolo «Blodio» Fappani sempre in prima fila, fondata nel 2007 da Andrea Nistolini nel nome di una musica libera. E di qualità, come si capì dal primo concerto (di Jet Set Roger) e dal primo super-ospite (Riccardo Sinigallia).

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