PIOLTELLO

Dieci sindaci
diffidano RFI
e Trenord

Il treno deragliato a Pioltello
Il treno deragliato a Pioltello
Il treno deragliato a Pioltello
Il treno deragliato a Pioltello

«Entro 30 giorni, a partire da
oggi, vogliamo sapere da Trenord e Rete ferroviaria italiana i
piani di manutenzione ordinaria e straordinaria della linea
cremasca e avere precise garanzie sulla sicurezza dei convogli e
della tratta. In mancanza chiederemo ai prefetti di Bergamo e
Cremona, nel rispetto delle loro competenze, di adottare con
urgenza le misure più idonee a garantire la sicurezza e
l’incolumità degli utenti ferroviari della linea
Cremona-Treviglio». Questo il contenuto della diffida nei
confronti delle due società sottoscritta oggi dai dieci sindaci
dei Comuni della linea che collega Cremona con Crema e
Treviglio: Cremona, Olmeneta, Casalbuttano, Soresina,
Castelleone, Madignano, Crema, Casaletto Vaprio, Capralba e
Caravaggio. In rappresentanza dell’area omogenea cremasca ha
firmato la lettera il presidente Aldo Casorati, sindaco di
Casaletto Ceredano. La riunione, convocata dal primo cittadino
di Crema Stefania Bonaldi, ha visto la partecipazione anche del
Comitato pendolari cremaschi.
La memoria di tutti i presenti al vertice è andata alla
tragica mattina del 25 gennaio scorso, quando, per il
deragliamento del diretto 10452 da Cremona per Milano, avvenuto
all’altezza di Pioltello, persero la vita tre passeggere. Un
ultimatum vero e proprio, dunque, nei confronti di Trenord,
società che gestisce il materiale rotabile, ovvero carrozze e
locomotori, e Rfi, che ha invece la responsabilità su binari,
scambi, passaggi a livello e sistemi che regolano la
circolazione dei treni. La lettera di diffida è stata inviata
anche al ministero dei Trasporti, alla Regione e all’Agenzia
nazionale per la sicurezza delle ferrovie, oltre che
all’attenzione dei prefetti.

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