Già fermi nel Bresciano
oltre 97mila veicoli

Si è aperta il 1° ottobre la stagione dei divieti strutturali disposti dalla Regione per mettere un freno all’emergenza smog. Fino al 31 marzo dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 (esclusi i festivi infrasettimanali) è vietata la circolazione degli autoveicoli privati euro 0 benzina che in provincia di Brescia, secondo il database dell’Aci, sono 40.364; stop anche alle Euro 0, 1 e 2 diesel (rispettivamente 6.734, 2.450 e 17.843). A questi si aggiungono 23.546 veicoli industriali leggeri delle diverse categorie, e 6.384 veicoli industriali pesanti.

In tutto, quindi, sono fermi oltre 97mila veicoli oltre ai motocicli euro 1 (17.768), mentre per gli euro 0 (45.133 quelli ancora immatricolati) vige il divieto di circolare in Lombardia 24 ore su 24. In caso di violazione sono previste sanzioni pecuniarie da 75 a 450 euro. Scatterà invece solo nel 2018 il divieto di circolazione per le Euro 3. In provincia, sempre secondo le statistiche sul parco mezzi circolanti dell’Aci, si tratta di altri 63.641 veicoli privati e 25.868 veicoli industriali.

INTANTO, Legambiente polemizza. «Nonostante l'accordo tra le regioni del Nord, la politica antismog continua a essere poco incisiva per quanto riguarda la strategia di uscita dal diesel - dichiara Barbara Meggetto presidente Legambiente Lombardia Regione Lombardia aveva assicurato che il blocco degli Euro 3 sarebbe scattato ben tre anni fa e poi, di rinvio in rinvio, si è scivolati a dopo le prossime elezioni regionali. Intanto, però, dobbiamo prepararci ad un inverno grigio e mettere in preventivo anche il pesante conto delle sanzioni europee».

Vengono, invece, giudicate «interessanti» le misure d’emergenza, a partire dal blocco dei veicoli dopo 4 giorni consecutivi di superamento giornaliero di Pm10. «Un intervento, questo, chiesto a gran voce dalle associazioni per una maggior tutela della salute dei cittadini. Nel frattempo, però - critica una nota dell’associazione ambientalista -, in anticipo sulle brune autunnali e sull'accensione degli impianti di riscaldamento, arrivano anche i primi superamenti». NA.DA.

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