Lumezzane Calcio, quel
modello che non c’è più
C’era una volta una società. Un club. Un modello: 70 soci, tutti a mettere la propria parte, tuttiasottoscrivere quote, tutti allo stesso livello. Modello Barcellona? No, modello Lumezzane, qualcosa che in provincia non si era mai visto e che aveva unito tutti nei colori rossoblù.Laserie B sfiorata più di una volta, la Coppa Italia di Serie C messa in bacheca, tanti giovani lanciati, tanti allenatori passati sull’erba di quello che adesso è il «Tullio Saleri» e che adesso occupanopanchine importanti. Ora non c’è più niente di tutto questo, ed è facile rimbalzarsi le responsabilità: mestiere italico, quello di dare sempre la colpa agli altri. I muro contro muro, nei quali - è bene ricordarlo - non ha mai ragione nessuno, prevedono un solo risultato: la sconfitta di tutti. Soprattutto, la sconfitta del Lumezzane, che a questo punto a meno di un miracolo non si salverà. E addio Barcellona e ai modelli virtuosi.