Un mezzogiorno di fuoco: la Germani ha fame di punti
Non è uno spareggio, ma sicuramente una sfida con 2 punti fondamentali in palio: la trasferta della Germani ad Avellino è una di quelle partite che si possono definire delicatissime. Perché il lunch-match della quarta giornata di ritorno in serie A mette di fronte due formazioni che hanno estrema necessità di vincere: Brescia per restare attaccata al treno play-off e Avellino, reduce da 3 sconfitte, per ritrovare il sorriso. La stagione di entrambe le squadre potrebbe prendere direzioni diverse dopo la quarta sirena: lo sa benissimo Andrea Diana che vuole dai suoi ragazzi la massima attenzione, per giocare una grande partita. «ARRIVIAMO IN IRPINIA consci della brutta prestazione offerta contro Trieste: analizzando nel dettaglio quanto successo contro i giuliani, possiamo dire che l’esito dell’incontro è stato condizionato da un approccio non buono su entrambi i lati del parquet». Quello che non potrà accadere oggi, a meno che non si voglia permettere ai lupi irpini di fare un boccone solo della Leonessa: «Non potremo ripetere gli errori di domenica scorsa: poca pressione difensiva e la totale assenza di aggressività hanno dato fiducia ai nostri avversari. E stavolta non potremo ripetere questo genere di prestazione, anche considerando il potenziale offensivo altissimo dei nostri avversari: in Champions League la coppia Green – Sykes ha segnato nell’ultima uscita 68 punti». In casa i lupi di coach Vucinic hanno avuto un cammino discontinuo (6 vittorie in 9 incontri) e sicuramente sia la situazione infortunati che quella attorno alla società (che ha vissuto problemi di diversa natura in quasi tutte le fasi di questa stagione, dai lodi con blocco di mercato all’ingarbugliata situazione del tesseramento di Young) ha pesato sul rendimento di una formazione in ogni caso costruita in estate in maniera magistrale dal gm Nicola Alberani: «Rispetto alla squadra affrontata all’andata affrontiamo una formazione diversa: non c’è più Norris Cole, è fuori per infortunio Demetris Nichols e in biancoverde sono arrivati Demonte Harper e Ojars Silins: hanno un potenziale offensivo devastante che a mio avviso è l’aspetto determinante». IL MERCATO ha cambiato fisionomia anche a Brescia e potrebbe arrivare anche un rinforzo, secondo fonti societarie: «Qualora il club volesse darci un giocatore in più -dice Diana - ci rifletteremo: oggi pensiamo al roster che abbiamo a disposizione». 40’ da nervi saldi quelli che attendono i biancazzurri: «Dovremo essere più forti ed aggressivi dei biancoverdi e cercare di aiutarci nelle difficoltà, per capire qual è il momento migliore per aggredire e come affrontare i momenti di difficoltà». Servirà una prova come quella di Reggio Emilia, insomma: che non fu la partita perfetta, ma la gara meglio interpretata (nonostante Brescia fosse in versione incerottata) per intensità, intelligenza cestistica e astuzia; oggi i biancazzurri, con un focus particolare su Jordan Hamilton, dovranno fare altrettanto, se non di più: «Voglio vedere la faccia dura da parte dei miei ragazzi, deve esserci la voglia di aggredire gli avversari perché sarà una partita dura e se vogliamo giocarcela, sarà fondamentale fare così. Vogliamo recuperare i due punti persi con Trieste». Ad Avellino Brescia un anno fa conquistò il primo posto in uno scontro diretto incredibile (95-96): «Serbo un bellissimo ricordo: la voglia è la stessa, la motivazione per andare a vincere è la medesima. Nessuno ci regala niente, ma con la mentalità giusta ce la possiamo fare. Quando iniziamo con il piglio giusto abbiamo dimostrato di saper gestire ogni sfida». • © RIPRODUZIONE RISERVATA