«Era tra i pochi dirigenti davvero innamorati della nostra disciplina»
La notizia della morte di Giancarlo Otelli ha fatto il giro del mondo. Jakub Mareczko ha appreso la notizia dal presidente della Federciclo bresciana Gianni Pozzani: «Ancora non ci credo - dice il professionista -. Perdo un grande amico, una persona con la quale ho diviso tutto. È sempre stato un punto di riferimento, e solo tre giorni fa ci siamo trovati con altri corridori al Bar Giardino di Barbarano per gli auguri. Era uno dei pochissimi presidenti veramente appassionati. Doveva venire a vedermi al Dubai Tour in febbraio: ci eravamo già messi d’accordo». Addolorato anche il commissario tecnico degli juniores Rino De Candido: «Con Otelli negli anni si è instaurato un grande rapporto: non di rado sono stato suo ospite insieme a mia moglie. Non si parlava solo di ciclismo, bensì della famiglia, del lavoro, come fare tra amici veri». MICHELE GAZZOLI ha indossato per 12 anni la maglia dell’Aspiratori Otelli Pedale Bresciano Caseifici Zani Master Crom Vtfm Carin Nacanco, vincendo tutto: «Con Giancarlo ho sempre avuto un rapporto incredibile. Mi ricordo ancora quando è venuto alla mia prima gara di Nuvolera nel 2006. Vinsi e lui mi abbracciò stretto come si fa con un figlio. Con lui ho perso un secondo padre, al quale appoggiarsi nei momenti bui». Nicolas Marini ha saputo la tragica notizia da Rio Torto in provincia di Grosseto, dov’è in ritiro insieme agli juniores del club saretino: «Otelli mi ha chiamato il giorno di Capodanno per chiedermi se volevo andare in ritiro con i suoi ragazzi. Ho accettato e ora sono qui con loro, incredulo per quello che è accaduto. Mi è sempre stato vicino anche quando sono salito di categoria: conservo di lui un ricordo straordinario». Roberto Ferrari come Jakub Mareczko, Alessandro Bisolti, Nicolla Ruffoni ha corso due anni con la formazione di Sarezzo: «Proprio l’altro giorno insieme a Kuba l’abbiamo incontrato a Barbarano per un caffè. Giancarlo non mi ha mai perso di vista. Ci si vedeva spesso». Alessandro Bisolti non sa capacitarsi: «Non mi sembra vero: un paio di settimane fa l’ho sentito e ci siamo scambiati gli auguri. Insieme a lui ho vissuto alcuni i migliori momenti della mia carriera. Il ciclismo perde un vero e grande appassionato». Gianmarco Begnoni ha disputato 5 stagioni con l’Otelli: «Ricordo molto bene è il cuore che Giancarlo metteva nelle cose. Per me non è stato un presidente, ma un punto di riferimento costante». Gianni Pozzani di recente lo ha premiato con la Leonessa d’Oro: «Un riconoscimento strameritato - dice il numero uno del ciclismo provinciale -. Era l’uomo dell’ultimo minuto, ma ci sapeva fare. Sono triste». • © RIPRODUZIONE RISERVATA