Il dramma dei migranti
Voce di dolore dal mare

Esordio alla regia per Vanessa Redgrave
Esordio alla regia per Vanessa Redgrave
Esordio alla regia per Vanessa Redgrave
Esordio alla regia per Vanessa Redgrave

«I bambini migranti, muoiono, muoiono, muoiono». Il premio Oscar Vanessa Redgrave, ottanta anni, ripete questa frase con vera passione e più volte per far capire che il problema è urgente e bisogna far qualcosa subito. Questo uno dei momenti più toccanti dell’incontro stampa con l’attrice britannica oggi alla Festa del cinema di Roma dove ha presentato il suo documentario “Sea Sorrow - Il dolore del mare“, già passato al Festival di Cannes e che arriverà in sala in Italia con Officine Ubu. Un documentario, esordio alla regia per la Redgrave e prodotto con il figlio Carlo Nero, che racconta, attraverso le testimonianze di rifugiati e attivisti, il dramma di una situazione esplosiva e soprattutto il non riconoscimento da parte dei paesi europei del diritto reale, sancito sia dal Diritto Internazionale come dalla legge Europea, al ricongiungimento dei minori migranti soli con i propri parenti. «Stiamo vivendo un periodo terribile» dice «in cui c’è un grande disprezzo della gente verso i profughi. Ma quello che io non riesco proprio a capire come i politici, di qualsiasi aria di provenienza, non sostengano i diritti dei migranti minorenni». Anzi, spiega l’attrice che nel suo docu ha coinvolto Ralph Fiennes, Emma Thompson, Martin Sherman e Simon Coates: «Non solo i politici non fanno nulla, ma fanno di tutto per mettere in piedi nuove leggi che impediscano di poter intervenire con una legislazione attenta a queste cose». E a chi gli chiede il ruolo dell’Italia in questa situazione, risponde: «L’Italia? Non esiste un luogo chiamato Italia. C’è un governo italiano, c’è un popolo italiano, ma cosa sia l’Italia oggi nessuno lo sa davvero. La maggior parte degli italiani sono persone umane, ma quello che conta è quello che fa il governo».

La Redgrave ribadisce poi quella che è anche la mission dell’organizzazione umanitaria Safe Passage, presieduta da Lord Alfred Dubs e da lei sostenuta: «Ci sono molto giovani che arrivano senza famiglia in Italia come in Grecia e non hanno nessuna speranza di trovare casa. Per questo Lord Dubs ha fatto e continua a fare in modo che il nostro governo possa accettare i giovani che hanno meno di 18 anni. L’ Unione Europea ha proibito nel marzo del 2016 di accettare i giovani minori senza parenti, ma questo è un atto illegale. La legge internazionale rende obbligatoria l’accoglienza, dovremmo portare questi governi in tribunale . Il fatto è che ormai i governi stanno diventando dei mostri e questo è il vero pericolo in cui siamo tutti». L’attrice che ha vinto l’Oscar alla miglior attrice non protagonista (a fronte di sei candidature) nel 1978 per la sua interpretazione nel film Giulia, stasera sarà alla Festa di Roma protagonista degli «incontri ravvicinati».

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