«Noi con l’Italia»: il centrodestra si allarga

Da sinistra Giampaolo Mantelli, Mauro Parolini, Silvia Razzi e Antonino D’Alessandria
Da sinistra Giampaolo Mantelli, Mauro Parolini, Silvia Razzi e Antonino D’Alessandria
Da sinistra Giampaolo Mantelli, Mauro Parolini, Silvia Razzi e Antonino D’Alessandria
Da sinistra Giampaolo Mantelli, Mauro Parolini, Silvia Razzi e Antonino D’Alessandria

Manuel Venturi Un nuovo partito, che non deriva da una scissione ma da un’unione. Nasce ufficialmente quella che è stata definita la «quarta gamba» del centrodestra e che vuole, secondo l’intento dei suoi fondatori, «riunire i moderati delusi dagli altri partiti di centrodestra». Si chiama «Noi con l’Italia» e nel simbolo c’è lo scudo crociato, ricordo della Democrazia cristiana per rimarcare «la continuità con una grande storia e una collocazione politica chiara, nata per unire, confrontandosi con tutti - ha sottolineato Mauro Parolini, assessore regionale in quota “Lombardia popolare“ che ha subito aderito al nuovo soggetto -. Tra le nostre fila abbiamo già la consigliera provinciale Mariateresa Vivaldini, venti sindaci e decine di assessori e consiglieri comunali». Il partito avrà anche una sua sede provinciale: sarà in via della Volta 76, dove oggi c’è la sede di «Fare!», il movimento politico dell’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi. Si guarda alle elezioni politiche e regionali, ma la testa è anche alle prossime amministrative. Per la corsa alla Loggia, ieri Parolini ha dato il suo appoggio alla candidatura di Paola Vilardi: «È un nome che trova il nostro consenso, stiamo lavorando insieme per una proposta di cambiamento della città». Ma alle amministrative mancano ancora alcuni mesi, mentre le politiche e le regionali sono dietro l’angolo: per questo, Parolini ha sintetizzato alcuni dei punti che saranno alla base del programma del nuovo partito. «Partiamo dalla famiglia e di chi si deve occupare di figli e anziani: in Regione Lombardia abbiamo previsto il “Fattore famiglia“, per far pagare meno tasse e servizi e lo stesso vogliamo fare a livello nazionale – ha spiegato l’assessore -. La piccola impresa deve avere costi e adempimenti burocratici inferiori rispetto alle grandi aziende e vogliamo più autonomia per i Comuni». Secondo Parolini, in «Noi con l’Italia» i cittadini potranno «riconoscere un partito che propone la politica in positivo». «L’Italia ha bisogno di persone nuove, che hanno avuto l’intelligenza di fare un passo indietro perché hanno capito che uniti si vince, dando un’alternativa a Fi, Lega e Fdi», ha commentato Silvia Razzi, coordinatrice di «Fare!» per la Lombardia. «QUESTA È una somma di storie, liberale e cattolica, che molto hanno dato al Paese e ai nostri territori: ritroveremo questo simbolo per le politiche, per la Regione e per le amministrative in tutta la provincia – ha ricordato Giampaolo Mantelli, ex assessore provinciale e attuale vice segretario regionale dell’Udc -. Nel Dna del nuovo partito c’è la chiarezza: non si promettono politiche ondivaghe ad alleanze variabili, vogliamo essere non la quarta gamba del centrodestra, ma la terza, un riferimento per chi non ama la politica urlata ma le proposte». Assente la senatrice Maria Ida Germontani di Idea (che confluisce in «Noi con l’Italia») è intervenuto anche Antonino D’Alessandria di «Direzione Italia», gruppo che si riferisce al deputato Raffaele Fitto: «Rappresentiamo i cittadini moderati disaffezionati al voto e alle istituzioni e che non si lasciano incantare dalle suggestioni. Non faremo promesse mirabolanti, ma sostenibili». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti