Da Gargnano a
Parigi col
grande Valentino

di Luciano Scarpetta
Antonio  Battiti, 32enne di Gargnano, qui con lo stilista Giorgio  Armani durante una sfilataValentino Garavani con Antonio Battiti prima della sfilata di Parigi
Antonio Battiti, 32enne di Gargnano, qui con lo stilista Giorgio Armani durante una sfilataValentino Garavani con Antonio Battiti prima della sfilata di Parigi
Antonio  Battiti, 32enne di Gargnano, qui con lo stilista Giorgio  Armani durante una sfilataValentino Garavani con Antonio Battiti prima della sfilata di Parigi
Antonio Battiti, 32enne di Gargnano, qui con lo stilista Giorgio Armani durante una sfilataValentino Garavani con Antonio Battiti prima della sfilata di Parigi

Non capita tutti i giorni di vedersi recapitare l’invito per assistere all’Hotel Salomon De Rothschild di Parigi alla sfilata di moda della collezione «Haute Couture» di Valentino. Proprio lui, Valentino Garavani: posto 5, settore A, le poltrone migliori, tra i grandi protagonisti del fashion business. DESTINATARIO dell’invito Antonio Battiti (con la madre Loredana), 32enne di Gargnano, da una quindicina d’anni modello e indossatore per i più affermati marchi d’abbigliamento, in un prestigioso portfolio che annovera griffe come Jean Paul Gaultier, Etro, Versace e Armani. Adesso lo ha chiamato Valentino. «Tutto è nato con una telefonata - racconta Antonio -. Valentino aveva saputo che un Battiti lavora come modello e voleva capire se ero “quel” Battiti. Era proprio lui in effetti, il parente di “quella” Gabriella Battiti, cugina del padre, che aveva affiancato Valentino agli albori della carriera come braccio destro». La cugina Gabriella Battiti è stata infatti tra le poche persone menzionate nel suo discorso di ringraziamento il 6 luglio 2006, quando lo stilista fu decorato con la Légion d’Honneur: «Molti amici e collaboratori - disse in quell’occasione - mi hanno seguito nel corso della mia carriera e vorrei menzionarli: madame Gabriella Battiti, madame Giardina, Bruce Hoeksema e Carlos Souza». PRIMA di conoscere personalmente Valentino, Antonio e mamma Loredana sono stati ospiti per qualche giorno a Roma in visita alla sede della maison d’alta moda in piazza di Spagna: «In quell’occasione - rivela - prima di congedarci il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ci ha comunicato che Valentino e Giammetti avrebbero voluto incontrarci a Parigi in occasione della presentazione della collezione primavera-estate». E ADESSO? «Con Valentino ci siamo congedati con la promessa di rivederci a breve ancora a Parigi». Nell’attesa Antonio è tornato a fare la spola da Gargnano a Milano, dove continua la professione di modello-indossatore. Soprattutto per Armani: «Con lui lavoro oltre che come modello per le sfilate, anche come indossatore nel suo showroom di via Bergognone, dove mi occupo, in qualità di responsabile, della gestione dei modelli prima della sfilata». Non male per il ragazzo di Gargnano, scoperto a 17 anni a Milano mentre saliva sul pullman dopo la scuola di odontotecnico. «In seguito però - racconta - ho accantonato l’impiego per svoltare nel mondo della moda». Nonostante sia diventato uno dei modelli più richiesti non si è mai montato la testa, facendo emergere la sua personalità e lo stile genuino. Niente divismi da «socialite», ma una concretezza che gli ha permesso di restare ai vertici per anni. Il futuro? «Vorrei rimanere nel campo della moda. Per fare l’odontotecnico c’è sempre tempo». •

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