Ghiroldi lancia l’allarme «I guard rail modificati creano nuovi pericoli»

di C.VEN.
Coi nuovi guard rail la statale si è ristretta o è una illusione ottica?
Coi nuovi guard rail la statale si è ristretta o è una illusione ottica?
Coi nuovi guard rail la statale si è ristretta o è una illusione ottica?
Coi nuovi guard rail la statale si è ristretta o è una illusione ottica?

I commenti di chi percorre la statale 42 tutti i giorni non si sono fatti attendere, e mentre l’Anas risponde a chi sottolinea il restringimento della strada nel tratto tra l’area di sosta «Toroselle» ed Esine parlando di una illusione ottica, Francesco Ghiroldi, neo eletto consigliere regionale e sindaco di Piancogno, prende posizione. È il primo politico camuno a farlo con una lettera indirizzata al capo Compartimento di Milano: «Vi chiedo un ulteriore approfondimento - scrive - sull’opportunità di installare i nuovi guard rail, ovvero l’utilizzo di dispositivi diversi o diversamente posizionati in modo da non restringere l’attuale sede stradale». Progettate dall’azienda delle strade per garantire maggiore sicurezza ai motociclisti in caso di caduta, le nuove barriere, che per essere posizionate richiedono la chiusura notturna del tratto, non piacerebbero in primo luogo proprio a questi ultimi: «Il parere di molti - scrive ancora Ghiroldi - è che in caso di incidente non sempre è opportuno restare “contenuti” nella sede stradale in balia di auto e autotreni». Ma i problemi, tutti elencati dal sindaco eletto in Regione per la Lega, riguarderebbero la sicurezza di tutti gli utenti della strada: «I guard rail diminuiscono lo spazio di manovra degli automezzi in marcia e rendono difficoltoso il passaggio dei veicoli nel caso in cui un mezzo sia fermo ai lati della strada a causa di un guasto. Inoltre il restringimento della sede stradale rende difficoltoso il passaggio dei mezzi di soccorso che non potranno più contare sull’accostamento dei veicoli per agevolarne il transito». TANTO che si vocifera che anche il comandante della polizia stradale abbia fatto arrivare ai suoi superiori perplessità sull’intervento. «Certo - si legge ancora nella lettera partita da Piancogno - ci fa piacere che all’origine dei lavori di posizionamento ci sia l’attenzione alla sicurezza», ma forse non erano la priorità di una strada deformata e sporca: «Il fondo stradale - chiude il sindaco - necessita di un intervento di rifacimento complessivo, i rattoppi non sono sufficienti e comunque alterano l’uniformità della strada».

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