Guard-rail sotto accusa: Anas ora innesta la retro

di L.RAN.
I guard-rail già posizionati
I guard-rail già posizionati
I guard-rail già posizionati
I guard-rail già posizionati

La buona notizia arriva direttamente dal sindaco di Breno, Sandro Farisoglio, impegnato da tempo in un braccio di ferro con Anas. Oggetto del contendere, i mastodontici guard-rail posati di recente dall’azienda sul tratto di Superstrada compreso tra Esine e Darfo Boario e che riducono a zero lo spazio riservato alla banchina. «Un primo risultato positivo è stato ottenuto - conferma il primo cittadino di Breno - Anas ha interrotto definitivamente questo tipo di intervento e quindi, a differenza di quanto previsto dal progetto, questa tipologia di barriere non verrà installata tra Esine e Cividate». L’ANNUNCIO di Farisoglio è successivo all’incontro tenutosi in Prefettura e al quale hanno preso parte, oltre allo stesso Prefetto (coinvolto sull’argomento proprio da Farisoglio), i vertici di Anas e i rappresentanti dei comuni di Darfo, Esine e Piancogno e della Provincia. Sempre il sindaco di Breno, fa sapere che Anas al termine del faccia a faccia si è impegnata a valutare due ipotesi per la collocazione dei guard-rail. La prima prevede la loro sostituzione con analoghe barriere che occupino meno spazio (per esempio con arginello zero), che avrebbe costi minori, tempi rapidi nella posa e risulterebbe la più gradita ai sindaci interessati. In alternativa l’azienda potrebbe presentare a breve un progetto per ampliare la piattaforma stradale recuperando la famosa banchina (attualmente ridotta e di molto), ipotesi più costosa e che necessita di maggior tempo. «Resta comunque motivo di soddisfazione - conclude Farisoglio - il fatto che Anas sia propositiva, avendo recepito che il problema esiste e che la banchina è assolutamente necessaria». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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