Il Comune «asciuga» i debiti della piscina

di Cinzia Reboni
La piscina di Bagnolo archivia una controversa gestione
La piscina di Bagnolo archivia una controversa gestione
La piscina di Bagnolo archivia una controversa gestione
La piscina di Bagnolo archivia una controversa gestione

Finalmente Bagnolo Mella potrà nuotare in acque... tranquille. L’intricata vertenza sulla piscina comunale sembra giunta al termine, dopo 21 anni di polemiche e battaglie legali. Il Consiglio comunale ha infatti approvato la transazione con la Banca del Territorio Lombardo per porre fine alla controversia scaturita dal mancato pagamento delle rate del mutuo del vecchio gestore Aqvasport: la cooperativa era infatti debitrice di 1 milione e 800 mila euro, e l’istituto bancario aveva cercato di rivalersi sulla fidejussione depositata dal Comune. «C’ERA IL SERIO rischio di dover pagare un debito milionario - ammette il sindaco Cristina Almici - la banca chiedeva la stessa cifra ipotizzata nel 1997, come se nel frattempo non fosse stata pagata nemmeno una rata del mutuo e l’immobile non si fosse svalutato. Una situazione che non abbiamo accettato passivamente. Abbiamo avviato un serrato confronto con l'istituto di credito facendo valere la nostra perizia sull'immobile che, allo stato attuale, è stato valutato 630 mila euro. Cifra che corrisponde alla transazione stipulata». Ad un versamento iniziale di 130 mila euro, seguirà il saldo di mezzo milione il prossimo anno. «Anche se si tratta di cifre molto onerose, abbiamo già accantonato l’importo che ci permetterà di risolvere una volta per tutte la questione piscina. Nel frattempo trasmetteremo tutta la documentazione alla Corte dei Conti per verificare se negli atti delle Amministrazioni comunali che ci hanno preceduto si prefiguri un danno erariale, e porteremo avanti tutte le iniziative possibili per rivalerci su Aqvasport, cercando di ottenere un risarcimento per le spese e i danni subìti, compreso quello di immagine». COSTRUITA NEL 1997, la piscina si era rivelata un buco nell'acqua fino a quando, nel 2015, il Comune aveva estromesso dalla gestione Aqvasport, che aveva interrotto il pagamento del mutuo contratto con l’allora Bcc di Pompiano e Franciacorta. Proprio l’interruzione delle rate - circa 10 mila euro mensili - aveva portato la banca a farsi avanti, pretendendo il pagamento, oltre che dal gestore, anche dal Comune che si era fatto garante dell’operazione. Dopo alcuni mesi di chiusura, a giugno la piscina era stata riaperta sotto la gestione della Gam, dopo i necessari lavori di riqualificazione e ripristino, costati all’Amministrazione comunale circa 80 mila euro. Dal settembre scorso la piscina di via Borgo è in gestione per cinque anni a Sport Management - che gestisce anche gli impianti natatori di Ghedi e Rezzato - che versa 60 mila euro di canone annuo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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