Duello a distanza, la Tav spiega gli espropri

di Flavio Marcolini
La manifestazione dei No-Tav davanti al municipio di CalcinatoStasera il secondo incontro con i tecnici per i proprietari delle aree
La manifestazione dei No-Tav davanti al municipio di CalcinatoStasera il secondo incontro con i tecnici per i proprietari delle aree
La manifestazione dei No-Tav davanti al municipio di CalcinatoStasera il secondo incontro con i tecnici per i proprietari delle aree
La manifestazione dei No-Tav davanti al municipio di CalcinatoStasera il secondo incontro con i tecnici per i proprietari delle aree

Tensione ieri sera in Piazza Aldo Moro a Calcinato. In municipio l’amministrazione comunale ha organizzato il primo dei due incontri (l’altro è in programma stasera alle ore 20.30) fra i tecnici del Consorzio Cepav Due e i circa 110 proprietari di terreni, attività produttive e abitazioni soggetti ad esproprio per la realizzazione della tratta Brescia-Verona. Nello stesso tempo, in piazza, il movimento No-Tav ha organizzato l’ennesimo presidio per protestare contro il progetto. L’iniziativa del Comune - che si è svolta a porte chiuse, con il solo accesso di una trentina di cittadini direttamente interessati e nessuna possibilità di accedervi a nessun altro, né ai consiglieri comunali né tanto meno alla stampa - nel giro di circa 90 minuti ha offerto indicazioni tecniche: gli operatori di Cepav Due hanno illustrato nel dettaglio la procedura che verrà eseguita, i suoi tempi di attuazione, nonché le procedure a tutela degli espropriandi per la determinazione delle indennità loro spettanti. Ma già da mezz’ora prima dell’incontro - sotto l’attenta sorveglianza delle forze dell’ordine - poco meno di un centinaio di No Tav ha presidiato la piazza, con variopinti striscioni, cartelli e una folta partecipazione di ambientalisti provenienti anche dalle province di Mantova e Verona. I MANIFESTANTI hanno così espresso contrarietà a quelle che hanno definito «modalità scorrette con cui continuano a cercare di portare avanti quest’opera dannosa e inutile», sottolineando «l’attuale situazione politica di rimessa in discussione dell’opera che rende completamente fuori luogo e tempo questo incontro - nonché - la scelta dei relatori che dovrebbero tutelare i diritti degli espropriati ma qui sono gli stessi promotori dell’opera». «Chi fa gli espropri non può spiegare agli espropriandi come difendersi, perchè farà di tutto per portare a termine la sua operazione» ha dichiarato Renato Peretti del Coordinamento No Tav, mentre per Laura Corsini del Comitato Cittadini «non è consona né la data né la modalità scelta, senza possibilità per i partecipanti di avvalersi dei propri legali: nemmeno agli arrestati si vieta di ricorrere a un avvocato». Dal canto suo il capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri, unico consigliere comunale presente, ha rilevaro come «singolare il fatto che si facciano incontri del genere, senza essere passati prima né dal consiglio né dalle commissioni comunali, mentre all’interno del governo c’è che mette in dubbio la fattibilità dell’opera, in assenza della conoscenza del progetto esecutivo, io l’ho richiesto con pec il 31 luglio, ma nessuno mi ha ancora risposto». «Agli incontri - aveva spiegato nei giorni scorsi l’assessore all’urbanistica Mirco Cinquetti - sono invitati unicamente i proprietari dei terreni, senza possibilità di delega, per scongiurare eventuali infiltrazioni di facinorosi. Nell’eventualità che qualcuno sia impossibilitato, i tecnici saranno disponibili ad incontrarli singolarmente in un ufficio in municipio, messo a disposizione dall’amministrazione comunale per venire incontro a chi ha difficoltà». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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