Scarsella
e Feralpisalò,
obiettivo comune

di Sergio Zanca
Il centrocampista Fabio Scarella, 29 anni, in azione a Prevalle nel test di ieri contro il Ciserano
Il centrocampista Fabio Scarella, 29 anni, in azione a Prevalle nel test di ieri contro il Ciserano
Il centrocampista Fabio Scarella, 29 anni, in azione a Prevalle nel test di ieri contro il Ciserano
Il centrocampista Fabio Scarella, 29 anni, in azione a Prevalle nel test di ieri contro il Ciserano

Nella sua carriera il centrocampista Fabio Scarsella, 29 anni, perito elettronico, l’ultimo arrivato in casa Feralpisalò, ciociaro di Alatri, in provincia di Frosinone, ha vissuto gioie e dolori, a volte in maniera contraddittoria. L’esempio è il rapporto con Pietro Braglia, l’allenatore che lo ha fatto debuttare nel maggio 2009 col Frosinone (nella trasferta di Grosseto). Lo scorso giugno Braglia, alla guida del Cosenza, ha affrontato e battuto nei play-off il Trapani di Scarsella e di Alessandro Calori, eliminandolo dalla corsa promozione. «Già, il dolce e l’amaro, serviti dallo stesso allenatore - sottolinea il giocatore della Feralpisalò -. Nove anni fa Braglia mi ha lanciato in B, ora mi ha tolto la soddisfazione di tornarci. Succede nel calcio. Il cerchio è iniziato con questo allenatore e, al momento, si è chiuso con lui».

OPPURE il legame con Attilio Tesser. Nell’ultima giornata del campionato di serie C 2016-17 Scarsella ha segnato il gol della vittoria per la Cremonese contro la già retrocessa Racing Roma, consentendo ai grigio rossi di agganciare l’Alessandria in testa alla classifica, e di conquistare la promozione tra i cadetti grazie ai migliori risultati negli scontri diretti. Poi nel girone di andata del campionato successivo lo stesso Tesser lo ha utilizzato solo 2 volte, spiegandogli che non rientrava più nei piani, e inducendolo ad accettare il trasferimento al Trapani. Senza un briciolo di riconoscenza. «Io ho dato il mio contributo - assicura il centrocampista -. All’Alessandria, da febbraio in poi, abbiamo recuperato una dozzina di punti di distacco. Con i tifosi della Cremonese si è creato un bel rapporto e quel gol a un paio di minuti dal termine con il Racing Roma è stata la classica ciliegina sulla torta. L’anno dopo, cambiati i programmi della società, sono rimasto ai margini. Capita». Scarsella ha conosciuto l’amarezza delle penalizzazioni (con il Melfi – 6 nel 2011 e -3 l’anno dopo; con la Vigor Lamezia il declassamento all’ultimo posto nel 2015 per illecito sportivo), ma non è mai retrocesso sul campo, e ha conquistato due promozioni, con la stessa Vigor, oltre che con la Cremonese. Nelle 260 gare disputate da professionista si è pure tolto la soddisfazione di segnare 37 gol. Per una mezz’ala, davvero un buon bottino: «Mi piace partire da lontano, e inserirmi in area, chiedendo l’assist al compagno portatore di palla - rammenta -. Altre volte ho trovato lo spazio in acrobazia, sui calci piazzati. A Lamezia, nel 2014-2015, di reti ne ho firmate addirittura 10. Una stagione in cui mi andava tutto bene».

ADESSO il trasferimento sul Garda: «Quando ho saputo dell’interessamento della Feralpisalò, ho provato una piacevole sensazione. Avevo ricevuto altre offerte, sempre dalla C, ma qua trovo giocatori che sono un lusso per la categoria, abituati a campionati di vertice. Un gruppo di valore. Ora, però, bisogna azzerare tutto, e ripartire da capo. Il nostro sarà un girone equilibrato e terribile. Sulla carta ritengo la Ternana una spanna sopra le altre». «Da alcune settimane mi stavo allenando da solo a Cremona - aggiunge Scarsella -. Non è lo stesso che condurre una preparazione con i compagni. Ho bisogno di un po’ di tempo per recuperare il terreno. Toscano chiede impegno e concentrazione. Cercherò di mettermi in linea per la giornata inaugurale del campionato. Quanto a Salò, ho sentito che è una cittadina tranquilla. Faremo del nostro meglio per riscaldare la piazza».

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