Nella sua carriera il centrocampista Fabio Scarsella, 29 anni, perito elettronico, l’ultimo arrivato in casa Feralpisalò, ciociaro di Alatri, in provincia di Frosinone, ha vissuto gioie e dolori, a volte in maniera contraddittoria. L’esempio è il rapporto con Pietro Braglia, l’allenatore che lo ha fatto debuttare nel maggio 2009 col Frosinone (nella trasferta di Grosseto). Lo scorso giugno Braglia, alla guida del Cosenza, ha affrontato e battuto nei play-off il Trapani di Scarsella e di Alessandro Calori, eliminandolo dalla corsa promozione. «Già, il dolce e l’amaro, serviti dallo stesso allenatore - sottolinea il giocatore della Feralpisalò -. Nove anni fa Braglia mi ha lanciato in B, ora mi ha tolto la soddisfazione di tornarci. Succede nel calcio. Il cerchio è iniziato con questo allenatore e, al momento, si è chiuso con lui».
OPPURE il legame con Attilio Tesser. Nell’ultima giornata del campionato di serie C 2016-17 Scarsella ha segnato il gol della vittoria per la Cremonese contro la già retrocessa Racing Roma, consentendo ai grigio rossi di agganciare l’Alessandria in testa alla classifica, e di conquistare la promozione tra i cadetti grazie ai migliori risultati negli scontri diretti. Poi nel girone di andata del campionato successivo lo stesso Tesser lo ha utilizzato solo 2 volte, spiegandogli che non rientrava più nei piani, e inducendolo ad accettare il trasferimento al Trapani. Senza un briciolo di riconoscenza. «Io ho dato il mio contributo - assicura il centrocampista -. All’Alessandria, da febbraio in poi, abbiamo recuperato una dozzina di punti di distacco. Con i tifosi della Cremonese si è creato un bel rapporto e quel gol a un paio di minuti dal termine con il Racing Roma è stata la classica ciliegina sulla torta. L’anno dopo, cambiati i programmi della società, sono rimasto ai margini. Capita». Scarsella ha conosciuto l’amarezza delle penalizzazioni (con il Melfi – 6 nel 2011 e -3 l’anno dopo; con la Vigor Lamezia il declassamento all’ultimo posto nel 2015 per illecito sportivo), ma non è mai retrocesso sul campo, e ha conquistato due promozioni, con la stessa Vigor, oltre che con la Cremonese. Nelle 260 gare disputate da professionista si è pure tolto la soddisfazione di segnare 37 gol. Per una mezz’ala, davvero un buon bottino: «Mi piace partire da lontano, e inserirmi in area, chiedendo l’assist al compagno portatore di palla - rammenta -. Altre volte ho trovato lo spazio in acrobazia, sui calci piazzati. A Lamezia, nel 2014-2015, di reti ne ho firmate addirittura 10. Una stagione in cui mi andava tutto bene».
ADESSO il trasferimento sul Garda: «Quando ho saputo dell’interessamento della Feralpisalò, ho provato una piacevole sensazione. Avevo ricevuto altre offerte, sempre dalla C, ma qua trovo giocatori che sono un lusso per la categoria, abituati a campionati di vertice. Un gruppo di valore. Ora, però, bisogna azzerare tutto, e ripartire da capo. Il nostro sarà un girone equilibrato e terribile. Sulla carta ritengo la Ternana una spanna sopra le altre». «Da alcune settimane mi stavo allenando da solo a Cremona - aggiunge Scarsella -. Non è lo stesso che condurre una preparazione con i compagni. Ho bisogno di un po’ di tempo per recuperare il terreno. Toscano chiede impegno e concentrazione. Cercherò di mettermi in linea per la giornata inaugurale del campionato. Quanto a Salò, ho sentito che è una cittadina tranquilla. Faremo del nostro meglio per riscaldare la piazza».
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