PONTE DI LEGNO. Un tronco di larice era stato infilato sotto il manufatto che attraversa il Narcanello lungo la Statale 42

Scomparso
il puntello
sotto il viadotto

Il viadotto senza più l’estemporaneo sostegno di un tronco
Il viadotto senza più l’estemporaneo sostegno di un tronco
Il viadotto senza più l’estemporaneo sostegno di un tronco
Il viadotto senza più l’estemporaneo sostegno di un tronco

Il tronco di larice è stato levato di mezzo. L’estemporaneo puntello posizionato prima di Pasqua da una squadra di operai della ditta appaltatrice dell’Anas sotto una trave ammalorata del viadotto della statale del Tonale, che a Ponte di Legno attraversa il Narcanello, ieri mattina non c’era più. Sul terreno rimane solo qualche scheggia di legno e il buco in cui era stato infisso il palo. «Alcuni cittadini mi hanno informato che il puntello che ha suscitato tanto scalpore era sparito - dice il sindaco Aurelia Sandrini - Non sappiamo chi materialmente abbia compiuto l’operazione, presumiamo possa essere stato qualcuno incaricato da Anas. Sinceramente siamo meravigliati, come lo eravamo qualche giorno fa quando ci siamo accorti della stupidaggine fatta per rimediare alle mancate manutenzioni». E malgrado la vicenda sia finita sulla stampa nazionale, Sandrini non è stata contattata da parte dei vertici della società.

Nessuno le ha telefonato anche solo per fornirle una spiegazione dell’insolita operazione di salvaguardia, messa in atto in fretta e furia dopo la segnalazione fatta in municipio da alcuni turisti sfiorati da pezzi di calcinacci in caduta libera, e subito ingloriosamente abortita.

«PROBABILMENTE saranno alle prese con problemi più gravi - sostiene la sindaca - ma spero si faccia vivo qualcuno al più presto: io e i miei concittadini pretendiamo una riposta esaustiva».

Ricordiamo che la questione ponti, perché anche gli altri tre presenti sul territorio dalignese sono più o meno nelle stesse pessime condizioni di quello del Narcanello, è stata sottoposta più volte dal Comune all’attenzione del Compartimento di Milano e alla Prefettura di Brescia.

Tolto di torno il pezzo di legno e in attesa di notizie, restano almeno i ripari posti per evitare che i calcinacci finiscano sulla testa dei passanti. L’Anas invece si fa viva attraverso un comunicato in cui afferma che «il viadotto Narcanello non è affatto a rischio. I tecnici della società l’hanno ispezionato lo scorso 30 marzo. Durante il sopralluogo è stato accertato che il ponte non presenta alcun grave danno strutturale, ma criticità localizzate legate al degrado del calcestruzzo e non ci sono problemi di sicurezza. Pertanto è stato redatto un progetto per la risoluzione delle criticità mediante interventi di ripristino e risanamento dell’opera; è imminente l’avvio della procedura di gara per affidare i lavori. Il progetto, oltre a riguardare il viadotto Narcanello, comprende interventi di risanamento di altri tre viadotti sulla 42: ponte sul fiume Oglio, viadotto di Breno, viadotto Cividate Camuno». L.FEB.

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