Addio a «Otto»
tra lacrime,
ricordi e speranza

Il feretro all’ingresso della parrocchiale di PontevicoFOTOLIVE Bagno di folla per l’addio a    Ottavio Pini operaio-musicista
Il feretro all’ingresso della parrocchiale di PontevicoFOTOLIVE Bagno di folla per l’addio a Ottavio Pini operaio-musicista
Il feretro all’ingresso della parrocchiale di PontevicoFOTOLIVE Bagno di folla per l’addio a    Ottavio Pini operaio-musicista
Il feretro all’ingresso della parrocchiale di PontevicoFOTOLIVE Bagno di folla per l’addio a Ottavio Pini operaio-musicista

Dopo giorni di struggente dolore, ieri c’è stato spazio per il ricordo che ha in parte mitigato l’angoscia per un dramma assurdo. La comunità di Pontevico si è fermata per l’ultimo abbraccio a Ottavio Pini, l’operaio 56enne travolto e ucciso da un utilitaria martedì notte mentre prestava aiuto alla figlia rimasta in panne con l’auto. Le parole pronunciate durante l’omelia da don Giovanni Fusari hanno spiegato perchè la parrocchiale fosse stracolma di persone. «Ottavio era una persona buona, generosa e altruista. Dobbiamo ringraziare Dio per avercelo donato». Il parroco di Pontevico ha confortato le persone «che volevano bene ad Ottavio. Mi rendo conto che le parole non bastano, ma questa chiesa affollata è un segno della vicinanza della nostra comunità alla famiglia. Un modo per provare a lenire il vostro dolore», ha affermato don Fusari rivolgendosi alla moglie dell’operaio Paolo e alle figlie Marcella e Federica. «In un momento del genere pesano su di noi tanti perchè, dettati dallo smarrimento. Ma occorre avere fede». Ottavio Pini è stato ricordato dalle persone che condividevano con lui la passione della musica. «Quando vedevamo Otto aggirarsi per il paese con il suo mandolino - ha raccontato uno dei suoi amici al termine della preghiera dei fedeli - sapevamo che avrebbe suonato in qualche angolo di Pontevico. Ci sono persone che quando esprimono la loro opinione lo fanno e basta. Ci sono persone che ti regalano la semplicità della vita. Ecco, questa persona era Otto», ha concluso prima che un applauso si liberasse nella chiesa. V.MOR.

Suggerimenti