Allarme
radioattività, Tir
in «quarantena»

L’ingresso delle  Ferriere Valsabbia di Odolo dove è stato bloccato il camion sospetto Per mettere in sicurezza il camion sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del nucleo Nbcr
L’ingresso delle Ferriere Valsabbia di Odolo dove è stato bloccato il camion sospetto Per mettere in sicurezza il camion sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del nucleo Nbcr
L’ingresso delle  Ferriere Valsabbia di Odolo dove è stato bloccato il camion sospetto Per mettere in sicurezza il camion sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del nucleo Nbcr
L’ingresso delle Ferriere Valsabbia di Odolo dove è stato bloccato il camion sospetto Per mettere in sicurezza il camion sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del nucleo Nbcr

Un carico di rottami ferrosi che potrebbe contenere materiale radioattivo proveniente dalla Campania e diretto alla Ferriera Valsabbia di Odolo è stato bloccato ieri mattina su disposizione dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Caserta.

Il protocollo di emergenza è scattato attorno a mezzogiorno di ieri, quando nel piazzale di scarico dell’azienda siderurgica di via Marconi sono confluiti una pattuglia dei carabinieri della stazione di Sabbio Chiese, i tecnici del dipartimento Radioprotezione dell’Arpa di Brescia e Milano e i Vigili del fuoco dell’Nbcr, il nucleo nucleare-biologico-chimico e radiologico, un gruppo di esperti chiamati a intervenire nelle situazioni più delicate. Non esiste al momento - bene sottolinearlo - alcun pericolo per la popolazione e i dipendenti, ma per confermare o meno i sospetti avanzati dai carabinieri campani impegnati in accertamenti su presunti traffici di rifiuti e rottami provenienti dall’Est europeo, il camion - della stazza di circa 40 tonnellate - è stato messo in sicurezza e isolato in attesa delle analisi sui rottami ferrosi. Il mezzo pesante e il suo carico non sono stati sottoposti a sequestro.

Le analisi dovranno ora verificare fra l’altro la compatibilità con emissioni da uranio impoverito. Altro per ora non trapela dallo stretto riserbo imposto dagli investigatori. I responsabili dello stabilimento di Ferriera Valsabbia, contattati da Bresciaoggi, non hanno voluto fornire nessuna informazione, limitandosi a confermare «che all’interno dell’azienda sono scattate tutte le procedure previste in questi casi».

L’industria di Odolo del resto, come tutti i poli siderurgici più importanti, dispone di un sofisticato controllo interno che consente di portare ogni anomalia nella materia destinata ad essere lavorata. La presenza di emissioni radioattive già in passato è stata riscontrata durante i controlli di routine che le aziende bresciane che trattano metalli svolgono prima di avviarne la lavorazione.

Ha collaborato

Massimo Pasinetti

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