L’INDAGINE. Il blitz in abitazioni di Franciacorta e della Valcamonica

Arsenale nazista
nascosto in casa:
doppio arresto

di Mario Pari
L'impressionante arsenale di armi pesanti e pistole sequestrato dai carabinieri
L'impressionante arsenale di armi pesanti e pistole sequestrato dai carabinieri
L'impressionante arsenale di armi pesanti e pistole sequestrato dai carabinieri
L'impressionante arsenale di armi pesanti e pistole sequestrato dai carabinieri

Mario Pari Un’arma in grado di sparare più di 1000 colpi al minuto. E altre ancora, magari meno potenti, sono state sequestrate dai carabinieri nel corso di un’indagine sfociata in due arresti. Nei guai sono finiti due cognati bresciani, residenti in Franciacorta e in Valcamonica. La misura cautelare è stata eseguita da parte dei carabinieri delle stazioni di Vobarno, Vestone, Rovato, Brescia Tebaldo Brusato e Piancogno. UN’INDAGINE coordinata dal pm Ambrogio Cassiani nata, a quanto si è appreso, da una segnalazione. Ma, con riferimento all’arsenale scoperto, l’obiettivo dichiarato dei carabinieri è della Procura è ora quello di risalirne all’origine. La segnalazione è stata approfondita e gli investigatori sono arrivati ad intercettare diverse persone sospettate di detenzione illegale di armi da guerra. Le indagini sono state così condotte in modo da decidere quando procedere alla perquisizione. E così è stato. Il blitz è scattato nei giorni scorsi e nelle due abitazioni sono stati scoperti gli arsenali. Quello che ha maggiormente impressionato è stato certamente il numero di armi sequestrate nell’abitazione: due mitragliatrici pesanti modello MG risalenti alla seconda guerra mondiale e di fabbricazione tedesca, utilizzate dall’esercito nazista, due potentissime mitragliatrici pesanti che sono state trovate con due fucili mitragliatori M.A.B. «Moschetto Automatico Beretta», un moschetto 91 T.S. 1915, un fucile cecoslovacco, una baionetta e una daga della Wermacht, una pistola a canna lunga Flobert modificata. A tutto ciò vanno aggiunti caricatori e munizioni. Meno consistente il secondo quantitativo di armi scoperto, ma certamente non da poco: un fucile Carcano, un fucile Voehrenbachm, un altro M.A.B., nove pistole tra quelle semiautomatiche e quelle a tamburo oltre a caricatori, munizioni di vario calibro e una pistola lanciarazzi. I DUE ARRESTATI sono stati portati nella casa circondariale di Brescia «Nerio Fischione» e due giorni fa sottoposti all’interrogatorio di convalida dell’arresto. A quanto si è appreso si sarebbero difesi sostenendo che si tratta di collezionismo. Ma sono in corso approfondimenti almeno su una possibile cessione. La violazione della legge, in ogni caso, è avvenuta anche solo collezionando le armi da guerra o clandestine e relative munizioni. Quello che però colpisce è il notevole potenziale offensivo delle armi sequestrate. Per questo, in tutta la vicenda assume un significato particolare l’approfondimento degli aspetti legati alla provenienza delle armi, in particolare di quelle da guerra. E tra queste ovviamente delle due mitragliatori pesanti MG. Le indagini quindi proseguono senza sosta. Anche solo per il fatto che tra le armi sequestrate, molte possono essere state usate per rapine o regolamenti di conti. E un altro aspetto che non sarà trascurato dagli inquirenti: in una delle due abitazione è stata trovata della polvere pirica, aspetto questo che costringe quantomeno a considerare scenari diversi dal collezionismo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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