Barca a vela, il Giro d’Italia salpa dal Garda

di Luciano Scarpetta
Ora è deciso: il Giro d’Italia in barca a vela salperà dall’alto Garda
Ora è deciso: il Giro d’Italia in barca a vela salperà dall’alto Garda
Ora è deciso: il Giro d’Italia in barca a vela salperà dall’alto Garda
Ora è deciso: il Giro d’Italia in barca a vela salperà dall’alto Garda

Luciano Scarpetta Salperà dal lago di Garda a Gargnano la seconda vita del Giro d’Italia in barca a vela. La partenza è fissata il 7 settembre, in occasione della settimana velica della sessantanovesima Centomiglia. Nome in codice «Nastro rosa», giusto per strizzare l’occhio al coinvolgimento della Gazzetta dello Sport e appellativo quanto mai benaugurante per una regata, quella gardesana, da qualche anno in progressivo declino e alla costante ricerca di nuovi stimoli per rinnovare i fasti dei «favolosi anni ‘80». DOPO IL PROLOGO sul Garda e una gara esibizione all’ Idroscalo di Milano, si andrà per mare da Genova a Trieste, tornando a navigare il periplo dello stivale dopo le 22 esaltanti edizioni del Giro di Cino Ricci. L’ultimo tentativo risale a quattro anni fa, ma dopo la presentazione in occasione del Salone Nautico di Genova, non se ne fece più nulla. Ora invece si fa sul serio. «A settembre – conferma Lorenzo Tonini, presidente del Cv Gargnano - . Ci sarà l’opportunità di provare i multiscafi Diam 24 disputando con queste imbarcazioni il Gorla e la Centomiglia. Da qui il caravan serraglio muoverà verso Genova e poi Trieste e in ambito gardesano c’è già chi si sta muovendo per creare un team tutto lacustre». Le strettoie economiche del resto non sono insormontabili. L’ingresso è contenuto a poco meno di 50 mila euro con la possibilità di ruotare gli equipaggi durante la manifestazione. Tutto nasce a Genova, grazie al velista-organizzatore di tanti circuiti internazionali Riccardo Simoneschi e la classe sarà il Diam 24, trimarani francesi, per tre uomini d’equipaggio, che da alcuni anni sono protagonisti del «Tour de France a la voile», a sua volta mutato geneticamente. «Non saranno più regate trasferimento in alto mare, a volte anche con regate offshore e notti di navigazione - continua Tonini -, ma agili «stadium race» come quelle che si vedono negli innumerevoli circuiti di catamarani di varie taglie in giro per il mondo, gare che abbiamo del resto visto la scorsa stagione a Bogliaco in occasione della Euro Cup degli M 32”. Il Tour de France all’italiana come anticipato, vedrà il coinvolgimento della Gazzetta dello Sport e altri importanti Media e Tv e rientra nel circuito mondiale dei Diam 24. Il Nastro Rosa vedrà anche la collaborazione di Federvela Italia e, per la parte benacense, del Circolo Vela Gargnano. •

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