A Castelcovati si brinda «Ma c’è ancora da fare»

A sinistra il primo cittadino di Castelcovati Camilla Gritti
A sinistra il primo cittadino di Castelcovati Camilla Gritti
A sinistra il primo cittadino di Castelcovati Camilla Gritti
A sinistra il primo cittadino di Castelcovati Camilla Gritti

La corsa al riciclaggio è ancora apertissima, soprattutto per la necessità di affinarne la qualità, ma intanto tra Bassa e Ovest le soddisfazioni non mancano, perchè con l’83% di raccolta differenziata Castelcovati si è meritato il primato del Comune più «riciclone» del Bresciano. Insieme a molte altre, una delegazione dell’amministrazione comunale ha ritirato ieri a «Ecoforum», a Palazzo Reale di Milano, il primo premio dei bresciani in fatto di differenziata; ma ha anche incassato un distinguo di Legambiente che, pur riconoscimento il primato covatese, ha messo in testa a un’altra classifica il Comune di Villachiara, che differenzia «solo» il 78,5% ma che manda all’inceneritore un residuo secco di gran lunga minore. Siamo infatti a 31,7 chilogrammi per abitante contro i 41,9 di Castelcovati. VALORI in entrambi i casi eccellenti, se si considera che cittadine più grandi e organizzate come Chiari fanno registrare percentuali di indifferenziato per oltre il doppio. Il sindaco Camilla Gritti? «Sono super soddisfatta di un piazzamento così elevato, segno che la comunità ha reagito alla grande al progetto avviato con la società Ecoseib. Certo c’è ancora tanto da fare: gli abbandoni di rifiuti infatti non mancano, anche se un miglioramento è avvenuto anche su questo fronte grazie alla sensibilità dei cittadini, che si stanno sempre più trasformando in sentinelle alleate della polizia locale». Gritti ricorda che è calata anche la produzione complessiva di scarti: «Ci stiamo rendendo conto anche grazie a questa pratica di quanto sia pesante la produzione di rifiuti; di scarti spesso inutili e inquinanti come quelli in plastica». M.MA.

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