Adam ospite di
connazionali? Una
pista per lo scomparso

Adam Younis: da una settimana esatta è scomparso nel nulla
Adam Younis: da una settimana esatta è scomparso nel nulla
Adam Younis: da una settimana esatta è scomparso nel nulla
Adam Younis: da una settimana esatta è scomparso nel nulla

Adam Younis potrebbe aver trovato ospitalità in casa di connazionali che sono all’oscuro del suo allontanamento da casa. È l’ipotesi che prende forma fra le forze dell’ordine milanesi che con il supporto dei colleghi bresciani stanno cercando il 13enne di Carpenedolo scomparso sette giorni fa.

NELLE ULTIME ore sono stati contattati i responsabili di associazioni culturali e religiose ghanesi di Milano, dove è stato visto per l’ultima volta il ragazzino. «Non sappiamo davvero cosa pensare e più passano i giorni e più abbiamo paura», è il commento laconico del papà di Adam. I genitori hanno contattato familiari, amici e persino lontani conoscenti sperando che il figlio si fosse rivolto a loro per ottenere ospitalità. Ma del 13enne nessuna traccia. La madre è esasperata dall’attesa e dalla preoccupazione: non se la sente di parlare con nessuno. È stata lei ad accorgersi dell'assenza del figlio quando lunedì scorso è entrata in camera per svegliarlo trovando il letto vuoto. Adam - hanno poi appurato i carabinieri - era partito per Milano. Si è presentato nella sede dell’Atletica Riccardi, storica società. Sperava di farsi tesserare. «Sei minorenne, serve il consenso dei tuoi genitori», gli ha risposto la segretaria prima di chiamare al telefono il papà. A quel punto l’adolescente, forse impaurito dalle ipotetiche conseguenze della bravata, è scappato. Attraverso i dirigenti dell’Atletica Carpenedolo dove Adam milita da 5 anni e le pagine Facebook degli amici del figlio, i genitori hanno lanciato l’ennesimo appello supplicando Adam di tornare a casa. «Non è successo nulla, ti aspettiamo per riabbracciarti», hanno ribadito la mamma e il papà che non si sono mai opposti all’attività agonistica del 13enne, «virtuoso nel lancio del peso, nella corsa e nel salto in lungo», ammette Giovanni Tellaroli, presidente dell’Atletica Carpenedolo. L’ipotesi che il ragazzino possa aver trovato ospitalità da connazionali apre un piccolo spiraglio di speranza in una vicenda che con il passare dei giorni sta assumendo risvolti inquietanti.A.MAFF.

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