Addio a padre Angelico
il francescano sorridente

di Alberto Armanini
Padre Angelico Manenti
Padre Angelico Manenti
Padre Angelico Manenti
Padre Angelico Manenti

Padre Angelico Manenti non sorriderà più. Il suo cuore, quel cuore grande che per cinquantatré anni ha dispensato immenso amore ai bambini delle favelas brasiliane, ha smesso improvvisamente di battere.

È ACCADUTO mercoledì mattina, alle 3 italiane, nell’ospedale Sao Paulo, dove il francescano nativo di Coniolo era ricoverato da un mese. La notizia ha raggiunto la bassa in mattinata e ha gettato nello sconforto la famiglia, i conoscenti, gli amici e i numerosi fedeli che avevano apprezzato padre Angelico durante i periodi di vacanza che ogni anno si concedeva a Pompiano, a casa del fratello Giacomo. La visita dello scorso maggio è stata l’ultima.

Nato a Coniolo il primo giugno del 1937, padre Angelico era partito per il Brasile nel lontano ’64. Grazie ad una fede incrollabile ha onorato per mezzo secolo una missione faticosa e fisicamente logorante. Destinato a parrocchie immense, con decine di cappelle e, alle volte, anche un centinaio di chilometri da coprire, non ha mai fatto mancare ai suoi fedeli la parola di Dio, il conforto nei momenti difficili e il suo inconfondibile sorriso. Con quel nome profetico, Angelico, ha diffuso amore fino all’ultimo. Colto da un malore mentre celebrava una funzione, ha lottato per un mese con una polmonite infine fatale. Il funerale, nell’usanza paulista, è stato celebrato a poche ore dalla morte. Il corpo rimarrà in Brasile, dove Dio lo aveva destinato appena ventisettenne.

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