«Adesso Eleonora
è un gioioso angelo
che veglia su tutti»

Il feretro ha sfilato fra due ali di folla fino alla chiesa parrocchiale
Il feretro ha sfilato fra due ali di folla fino alla chiesa parrocchiale
Il feretro ha sfilato fra due ali di folla fino alla chiesa parrocchiale
Il feretro ha sfilato fra due ali di folla fino alla chiesa parrocchiale

Ieri pomeriggio tutto il paese si è fermato per abbracciare per l’ultima volta Eleonora Zani, la mamma-coraggio di Gambara. Quando il feretro è arrivato davanti alla parrocchiale è apparso chiaro che la chiesa non avrebbe potuto contenere tutte le persone. In moltissimi hanno dovuto infatti seguire la cerimonia sul sagrato. Toccanti le parole pronunciate da don Luciano Macchina nell’omelia: «oggi è una giornata triste per tutti noi. Signore, siamo delusi e anche un po’ arrabiati con te - ha affermato dal pulpito il parroco -. Non giusto che una mamma sia morta così giovane, non è giusto lasciare un marito senza moglie e figli piccoli senza la loro mamma, è perfino contro natura che dei genitori vedano morire la loro figlia. Aiutaci Signore a non far inaridire i nostri cuori e a conservare la fede, perchè siamo sicuri che Eleonora si trova in cielo tra gli angeli». Il sacerdote ha ricordato la forza d’animo con cui la 32enne ha affrontato la battaglia con il cancro, sostenuta amore per la sua famiglia: quello per i genitori, per il marito Andrea Dafroso e per il figlio Daniele. E da sei mesi la mamma-coraggio aveva una ragione in più per lottare: la nascita del secondogenito Davide aveva illuminato il tunnel, reso meno angusta la strettoia. Proprio durante la gestazione le era stato diagnosticato il tumore. E per scongiurare pericoli i medici avevano deciso di anticipare il parto di due mesi. Eleonora ha tenuto duro fino al battesimo di Daniele, poi sabato si arresa. G.B.M.

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