All’autopsia il compito di svelare il «giallo»

di Riccardo Caffi
Marco Sossi abitava a GenivoltaLa località Tombe Morte dove giovedì sera è stato trovato il corpo di Marco Sossi
Marco Sossi abitava a GenivoltaLa località Tombe Morte dove giovedì sera è stato trovato il corpo di Marco Sossi
Marco Sossi abitava a GenivoltaLa località Tombe Morte dove giovedì sera è stato trovato il corpo di Marco Sossi
Marco Sossi abitava a GenivoltaLa località Tombe Morte dove giovedì sera è stato trovato il corpo di Marco Sossi

Comune e parrocchia di Borgo San Giacomo si sono stretti a Luigi Sossi, lo stimato stradino del capoluogo e delle frazioni, a sua moglie Giovannina Bruno e alla figlia Mariangela nel dolore per la morte del figlio Marco, trovato morto in un fosso, dopo lunghe ricerche, giovedì pomeriggio, alle Tombe Morte di Genivolta, il paese del cremonese dove la famiglia risiede da otto anni.

DOPO IL RITROVAMENTO, il corpo è stato composto all’obitorio dell’ospedale di Cremona, in attesa dell’autopsia, che sarà eseguita oggi e che dovrà far luce sui tempi e sulle cause della morte. Quando il giovane è stato estratto dall’acqua del fosso, non più profonda di 40 cm, non sarebbero stati notati sul suo corpo, almeno a prima vista, segni di violenza o ferite, che indicherebbero una morte violenta, e gli inquirenti escluderebbero sia l’ipotesi dell’annegamento che quella del suicidio.

Rimane dunque da capire come Marco Sossi abbia perso la vita, così come resta per ora inspiegabile la sua presenza alle Tombe Morte, che sono in tutt’altra direzione rispetto alla stalla in cui lavorava alla cascina Brugnano. «L’azienda Maccagnola si trova circa 3 km a ovest del paese, mentre le Tombe Morte sono verso nord, in direzione di Soncino - spiega il sindaco di Borgo Giuseppe Lama -. In linea d’aria poco più di un chilometro, ma è difficile arrivarci lungo stradine e cavedagne».

Del giovane, 29 anni, occupato da cinque alla cascina Brugnano dei fratelli Maccagnola, a Genivolta, si erano perse le tracce dalla notte tra domenica e lunedì, quando, alle tre, era uscito di casa per recarsi al lavoro in sella alla sua bicicletta elettrica. «Ieri sera abbiamo ricordato Marco nella Via Crucis del venerdì e pregheremo per lui oggi ed anche domani nella messa festiva - dice il parroco don Renato Baldussi -. Non sappiamo ancora quando saranno i funerali nella chiesa di Genivolta, ma chiederò al parroco cremonese di concelebrare la funzione insieme a lui». Il sindaco assicura il massimo appoggio dell’amministrazione comunale ai familiari. I genitori hanno già deciso che dopo i funerali accompagneranno il feretro a Borgo San Giacomo per la sepoltura nel cimitero dove riposano i loro cari.

Giovedì pomeriggio il papà Luigi deve aver avuto una specie di presentimento che l’ha spinto ad andare in quella zona immersa nella campagna a cercare il figlio, aiutato da alcuni amici volontari e raggiunto poco dopo da Lama e da Giampaolo Lazzari, sindaco di Genivolta. «Quando abbiamo ritrovato la bici ben appoggiata alla riva, ben sistemata sulla sponda del fosso e abbiamo visto i vestiti di ricambio, che Marco si metteva dopo il lavoro per andare dalla fidanzata, in ordine nel cestino - racconta Lama -, ci siamo subito detti l’un l’altro ’Allora non è morto’ e abbiamo ripreso febbrilmente a cercare. Purtroppo la speranza è svanita quasi subito». È toccato al sindaco Lazzari, percorsi pochi metri risalendo la corrente, scoprire, riverso nell’acqua, il povero corpo senza vita.

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