CARPENEDOLO. Ieri eseguito l’esame autoptico sul camionista in pensione ucciso dal mesotelioma pleurico. La moglie: «Aspettiamo fiduciosi l’esito degli accertamenti»

Amianto killer, i pm indagano su una morte

di Valerio Morabito
Ermanno Tebaldini aveva trasportato per lunghi anni lastre contenenti amianto e fibre di asbesto
Ermanno Tebaldini aveva trasportato per lunghi anni lastre contenenti amianto e fibre di asbesto
Ermanno Tebaldini aveva trasportato per lunghi anni lastre contenenti amianto e fibre di asbesto
Ermanno Tebaldini aveva trasportato per lunghi anni lastre contenenti amianto e fibre di asbesto

«Su disposizione del magistrato di Brescia i funerali di Ermanno Tebaldini sono momentaneamente sospesi a data da destinarsi». È questa la scritta apparsa sugli annunci funebri a Carpenedolo, ormai da due giorni. Dietro la morte dell’80enne di Carpenedolo si è allungata infatti l’ombra dell’amianto-killer.

Ermanno Tebaldini si è spento intorno a mezzogiorno del 17 maggio, ma pochi istanti dopo il medico legale ha negato il nullaosta per far svolgere alla famiglia il rito funebre. E il magistrato ha disposto l'autopsia che è stata eseguita nella mattinata di ieri.

IL MOTIVO del provvedimento è legato al mesotelioma pleurico che ha colpito l'80enne pochi mesi fa ed in Procura vorrebbero capire se sussiste o meno una correlazione tra la malattia e l'esposizione all'amianto a cui è stato soggetta la vittima durante gli anni in cui ha lavorato, come autista, per una nota azienda di Carpenedolo che trattava anche amianto. Il mesotelioma infatti è provocato proprio dall'esposizione alle fibre di asbesto che a lungo è stato un materiale con cui sono state a contatto diverse categorie di lavoratori

«Mio marito era nato nel 1937, ha lavorato come autista fino agli anni '70 nella stessa azienda - ricorda la moglie Anna Maria Parolini -. In quel periodo trasportava amianto con il furgone della ditta».

«DIFFICILE DIRE se il mesotelioma pleurico sia insorto per cause professionali, ma l’ipotesi vista la natura della patologia non è assolutamente da escludere. Sta di fatto - prosegue la vedova - che quando Ermanno si è ammalato ed è stato ricoverato, un medico del lavoro gli ha fatto diverse domande, anche sugli anni di lavoro come autista».

IN ATTESA DEI FUNERALI, la famiglia non ha sporto denuncia. La moglie Anna Maria Parolini attende fiduciosa l’esito degli accertamenti della magistratura e intanto ricorda con affetto il marito: «È stata sempre una persona molto attiva che amava la sua famiglia e in particolare i nipoti. Per ben 40 anni è stato presidente della società sportiva di ciclismo Magri Gomme ed in generale un grande appassionato di ciclismo». Ed è proprio a Carpenedolo che negli ultimi mesi il comitato «Basta Amianto» ed il circolo Legambiente di Montichiari avevano affrontato la problematica presenza dell'amianto sul territorio. «Anche se sono stati smaltiti quei tubi in amianto che erano stati abbandonati all'aria aperta vicino alla stazione dell'acquedotto comunale - ha ricordato l'esponente di Legambiente Luciano Gerlegni -, l’Amministrazione civica non ha ancora risposto alla nostra richiesta di effettuare analisi precauzionali dell'acqua fornita dall'acquedotto costruito in parte con tubi in amianto».

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