Asilo, la seconda vita inizia con gli anziani

di Riccardo Caffi
La futura sede della Comunità residenziale per anziani
La futura sede della Comunità residenziale per anziani
La futura sede della Comunità residenziale per anziani
La futura sede della Comunità residenziale per anziani

Bresciaoggi ha anticipato mesi fa l’operazione destinata a cambiare la storia di una comunità, e adesso, con un atto formale, a Borgo San Giacomo si è dato il via alla trasformazione dell’ex asilo. Là dove per decenni hanno giocato i bambini nascerà una Comunità residenziale per anziani. IL COMUNE ha infatti approvato il piano di recupero che prevede ristrutturazione edilizia, ampliamento e cambio di destinazione d’uso di palazzo Ferrari, la ex sede della scuola materna nel cuore del paese. Il vecchio edificio ha ospitato per quasi tutto il Novecento le suore Canossiane, che prestavano la loro opera in parrocchia e che si dedicavano all’educazione dei piccoli gabianesi, oggi ospiti nella nuova struttura di via Italo Nicoletto. L’immobile è stato rilevato dalla srl Gold con l’obiettivo, appunto, di ricavarci una struttura per anziani parzialmente autosufficienti o portatori di lievi handicap, e l’Ats di Brescia, il Comune, l’assemblea dei sindaci del Distretto 8 della Bassa occidentale e la srl bresciana hanno sottoscritto un accordo di programma (valido per cinque anni) che prevede appunto l’attivazione della comunità geriatrica: un approccio più «leggero» all’assistenza della terza età rispetto alla tradizionale Casa di riposo. E una iniziativa che parte anche da «ragioni di mercato»: la rete delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) che accolgono gli anziani non più nelle condizioni di vivere a Casa non può crescere ancora sia per il peso economico sul Sistema sociosanitario regionale, sia per i costi crescenti delle rette, non sempre sostenibili dalle famiglie. La Casa di riposo può inoltre essere una soluzione non adeguata per alcune persone. Forse la Comunità può funzionare meglio, offrendo una residenzialità più libera a ospiti con problemi lievi o moderati. «Nella fase iniziale la residenza sarà aperta a un massimo di 25 ospiti provenienti dal territorio circostante, anche se l’edificio sarà in grado di ospitarne un numero maggiore», anticipa il sindaco Giuseppe Lama, al cui ente spetta il compito di individuare il soggetto al quale affidare la gestione della struttura. E le rette? Saranno a totale carico degli ospiti, e dovranno essere inferiori a quelle minime in vigore nelle Rsa del territorio. Infine, nell’ex asilo troverà posto il nuovo ufficio postale di Borgo San Giacomo, allestito nei locali che saranno acquisiti dal municipio in alternativa agli oneri concessori (circa 143 mila euro). •

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