Autovelox da 48 mila
sanzioni: «Da annullare
tutte le multe»

di Valerio Morabito
Bisognerà attendere il 25 gennaio per scoprire se le multe dell’autovelox della Goitese sono legittime
Bisognerà attendere il 25 gennaio per scoprire se le multe dell’autovelox della Goitese sono legittime
Bisognerà attendere il 25 gennaio per scoprire se le multe dell’autovelox della Goitese sono legittime
Bisognerà attendere il 25 gennaio per scoprire se le multe dell’autovelox della Goitese sono legittime

Esame giuridico rinviato al 25 gennaio. In quella data il Giudice di pace si pronuncerà sulla legittimità dello tsunami di multe sanzionate per eccesso di velocità sul tratto di «Goitese» che attraversa Montichiari. I primi pronunciamenti erano attesi ieri ma vista la mole di ricorsi sulla stessa materia, si sono unificati e posticipati i procedimenti. Il pronunciamento, bene precisarlo, non farà giurisprudenza, nel senso che altri Giudici di pace potrebbero dare interpretazioni diverse al caso.

LA SENTENZA «pilota» avrà comunque un suo peso nel derimere la prima onda di 2 mila ricorsi su complessive 48 mila multe erogate. L’avvocato Nicola Mazzocca, che si è assunto l’onere di difendere il popolo dei tartassati su una questione che rappresenta un unicum italiano, è fiducioso. «L’ordinanza sul limite di velocità di 70 chilometri orari che era alla base delle violazioni è stata annullata dalla Provincia e per effetto domino devono decadere tutte le sanzioni - osserva Mazzocca -. Abbiamo giocato da subito a carte scoperte, spiegando che l’ordinanza mancava a priori di istruttoria e di motivazione».

Il «pasticciaccio della Goitese» è finito anche in Procura dopo l’esposto di un multato. La nuova e si spera ultima ondata di 16 mila contravvenzioni è arrivata a toccare anche residenti nelle province di Novara e Trento. Cresce così anche il numero delle persone che hanno aderito al comitato «Quelli della multa 236 Goitese», che attraverso i portavoce Angela Franzoni, Lia Gandini, Marco Togni e Maurizio Belcuore mettono a fuoco una serie di particolari legali. «La strada dell’azione legale collettiva sarebbe stata impraticabile - afferma Marco Togni -: ci siamo consultati con il Tribunale e c’è stato risposto che i ricorsi sarebbero stati comunque spacchettati».

LA DISOMOGENEITÀ di casi aumenta la confusione. La Provincia - che ha scelto in questi giorni la linea del silenzio -, aveva promesso che l’ufficio legale del Broletto avrebbe valutato caso per caso tutte le multe. L’obiettivo era arrivare al «congelamento» e in seconda istanza all’annullamento delle contravvenzioni erogate per chi viaggiava al di sotto dei 90 chilometri orari, il limite di velocità fissato originariamente. La exit strategy ha trovato degli ostacoli legislativi al punto che la Provincia ha chiesto un’interpretazione autentica al ministero dell’Interno. Interpretazione non ancora fornita: forse la sentenza del Giudice di pace potrebbe accelerare le valutazioni del Viminale.

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