«Aveva un’infezione devastante in tutto il corpo»

L’autopsia sarà effettuata all’Ospedale Civile di Brescia
L’autopsia sarà effettuata all’Ospedale Civile di Brescia
L’autopsia sarà effettuata all’Ospedale Civile di Brescia
L’autopsia sarà effettuata all’Ospedale Civile di Brescia

«Aveva un’infezione devastante nelle parti basse del corpo, fianchi, addome, gambe, a seguito dell’operazione in quella clinica di Milano dove era andata su consiglio di un’amica». A parlare è l’avvocato Laura Gravina, legale del compagno di Ana Maria Cracium, la donna romena morta all’Hospice di Orzinuovi dopo l’intervento di liposuzione a cui si è sottoposta il 5 luglio nella clinica milanese. Dopo essere stata operata in Romania per «l’infezione causata dall’intervento», sempre stando a quanto spiegato dal legale, la donna era stata ricoverata alla Fondazione Poliambulanza di Brescia su decisione del compagno, «dato che le sue condizioni non miglioravano». Una settimana fa, poi, è stata ricoverata nell’Hospice di Orzinuovi dove è spirata. Il compagno, ha aggiunto il legale, ha presentato la denuncia in Procura a Brescia. «Da noi è arrivata la salma come disposto dalla magistratura», ha fatto sapere, intanto, il direttore generale del Civile di Brescia Ezio Belleri. Per l’Asst di Franciacorta con sede a Chiari, a cui fa capo l’Hospice di Orzinuovi, la donna è morta probabilmente per una sepsi provocata dagli esiti della liposuzione effettuata nello studio medico. La direzione ha raccolto tutte le informazioni possibili, a disposizione anche della magistratura nel caso fosse richiesta della documentazione. Da Chiari giunge conferma dei problemi di salute manifestati dalla donna dopo l’intervento praticato a Milano, tanto da indurla a ritornare nello stesso studio medico dove era stato sottoposta all’operazione, e dopo una breve terapia era tornata in patria. I problemi tuttavia non sono stati risolti, tanto che il compagno ha deciso per il ricovero alla Poliambulanza di Brescia dove i sanitari hanno tentato di fermare l’infezione. Quando l’èquipe bresciana si è dovuta arrendere all’evidenza di una sepsi mortale, la Poliambulanza si è rivolta all’hospice di Orzinuovi per alleviare la sofferenza, essendo impossibile al momento una terapia risolutiva. La donna è stata ricoverata nella struttura di di Orzinuovi, dove ogni anno arrivano centinaia di persone con malattie allo stadio terminale. L’équipe dell’hospice, che in questo dure compito si è conquistata l’apprezzamento delle famiglie, di fronte al quadro clinico irreparabile si è impegnata per ridurre la sofferenza provocata dall’avanzare della sepsi, cercando di alleviarla fino al decesso. Dopo la morte la salma è stata trasportata al Civile di Brescia a disposizione del magistrato che ha disposto l’autopsia per valutare quali siano state le cause della sepsi. • (ha collaborato Giancarlo Chiari)

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