Avis, una donazione al giorno

di Giambattista Manganoni
Un momento dell’assemblea annuale della sezione dell’Avis
Un momento dell’assemblea annuale della sezione dell’Avis
Un momento dell’assemblea annuale della sezione dell’Avis
Un momento dell’assemblea annuale della sezione dell’Avis

Un piccolo esercito dell’altruismo formato da 250 iscritti: i donatori sono 224, i collaboratori 26. A coordinarlo c’è la sezione Avis di Gambara che nei giorni scorsi si è riunita in assemblea. Il presidente Ilario Vighi ha illustrato il bilancio sociale. «Abbiamo elevato lo standard di sicurezza delle trasfusioni, un passaggio chiave che ha fisiologicamente portato all’esclusione di qualche donatore – ha premesso Vighi –: un sacrificio necessario per la tranquillità di tutti, ma soprattutto di chi soffre. Speriamo di compensare queste perdite facendo leva sui valori etici, di appartenenza, di solidarietà e di senso civile che tutti vorremmo trovare sempre di più nei nostri giovani». Da qui, l’invito rivolto a tutti, e soprattutto ai giovani, ad entrare nel virtuoso circuito delle donazioni che nell’ultimo anno sono state 320. L’impegno sul fronte della raccolta di sangue è proseguito di pari passo con l’attività sociale che si è concretizzata in iniziative sportive e informative. «Stiamo promuovendo in ogni ambito la cultura della solidarietà» ha affermato Vighi che ha voluto esprimere la riconoscenza dell’Avis nei confronti dei medici Antonio Losio, Antonio Salini, Paola Chiroli e il nuovo direttore sanitario Letizia Manfredi. William Malinverno coadiuvato da Ester Minuti, ha illustrato quindi lo stato patrimoniale, il conto economico e il bilancio di previsione, spiegando in dettaglio le entrate e le spese per tutte le iniziative e l'attività della sezione. Infine sono state approvate le modifiche allo statuto sociale, per adeguarlo alla riforma del Terzo Settore. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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