Bazoli: «Promesse tradite» Bordonali: «Rifiuti solo nostri»

di C.REB.
Simona Bordonali (Lega)
Simona Bordonali (Lega)
Simona Bordonali (Lega)
Simona Bordonali (Lega)

Nel Bresciano sono censite 109 discariche e sepolti 69 milioni di metri cubi di scorie. Il territorio nel 2016 - ultima stima disponibile - ha smaltito il 76,47% dei rifiuti speciali interrati in tutta la Lombardia, e il 21,3% di quelli conferiti in discarica a livello nazionale. Si tratta di 2,5 milioni di tonnellate di immondizia, al netto dei siti abusivi o mai portati alla luce. Sarà per i dati illustrati ieri alla Camera, ma tutti i deputati intervenuti in aula hanno definito Brescia «la pattumiera d’Italia». La mozione della maggioranza pressa dunque il Governo chiedendo di azionare ogni leva normativa per «ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche e all'incenerimento, e di contenere il trattamento di scarti urbani in impianti di recupero energetico». Sullo sfondo resta la sensazione di una «grande occasione sprecata», per usare le parole di Rossella Muroni, deputato LeU e prima firmataria della mozione alternativa bocciata alla Camera, sottoscritta anche dai parlamentari del Pd Alfredo Bazoli e Marina Berlinghieri. «Senza il blocco delle discariche il testo approvato è depotenziato - osserva Rossella Muroni -. Auspichiamo che il ministero dell’Ambiente alla fine ascolti il territorio, concedendo in futuro la moratoria». DURO INVECE l’affondo al Governo di Alfredo Bazoli. «La maggioranza ha bocciato una mozione figlia della volontà espressa dal nostro territorio - osserva il deputato Pd -. Il testo riprendeva un’analoga mozione approvata all’unanimità dal consiglio provinciale di Brescia che chiedeva il blocco alle autorizzazioni di nuove discariche per 5 anni. Nonostante l’impegno assunto in Broletto dalla Lega, e le solenni promesse del M5S che su questo tema ha costruito la sua campagna elettorale, alla prima verifica si è disvelata l’ipocrisia dell’autoproclamato governo del cambiamento». Sul fronte opposto la Lega auspica invece una sorta di federalismo delle discariche. «La nostra proposta di legge per fare in modo che anche i rifiuti speciali debbano rispettare il principio dell'autosufficienza regionale sarà presentata a breve alla Camera», annuncia il deputato del Carroccio Simona Bordonali, che con Paolo Formentini ed Eva Lorenzoni ha firmato la mozione approvata ieri. «Basta con questa idea della rete nazionale degli inceneritori: ogni regione deve essere autosufficiente nello smaltimento dei propri rifiuti», incalza Formentini. In aula si è discusso anche della Caffaro. «Abbiamo posto il problema dell'inquinamento da Pcb e diossina che riguarda circa 7 milioni e 500 mila metri cubi nel cuore della città - afferma Simona Bordonali -. L'ultimo Governo di centrosinistra aveva promesso 50 milioni di euro, cifra necessaria per la prima messa in sicurezza, ma stiamo ancora attendendo queste risorse. I 20 milioni erogati sono frutto di fondi strutturali. Noi siamo sicuri che questo Governo interverrà invece in modo incisivo sulla bonifica». Sulle mozioni diversificate interviene anche il senatore di Fratelli d’Italia, Gianpietro Maffoni: «Oggi il mondo imprenditoriale bresciano è consapevole della precarietà del territorio e sta facendo notevoli investimenti in questa direzione. C’è la necessità di un tavolo di coordinamento e di un sostegno alle aziende che investono nella limitazione dei rifiuti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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