È servito meno di un quarto d’ora per liberarsi di un incubo, e ieri pomeriggio al Corvione di Gambara hanno archiviato timori e problemi, alleggerendosi della bomba da mortaio che aveva bloccato il cantiere della nuova rotonda. Nella tarda mattinata di mercoledì scorso, gli operai addetti alla costruzione a fianco della provinciale 24 hanno dovuto fare i conti col passato mentre stavano eseguendo lavori di sbancamento: dal terreno è emersa una granata da 81 millimetri risalente alla Seconda guerra mondiale. Il rinvenimento ha subito mobilitato i carabinieri, il sindaco Ferdinando Lorenzetti i tecnici del Comune e quelli della Provincia: l’ente che ha in carico i lavori per un’opera attesa da anni e destinata a mettere in sicurezza l’intersezione con le vie IV Novembre e per Remedello. OVVIAMENTE il cantiere è stato fermato, l’area è stata delimitata e i carabinieri hanno richiesto l’intervento degli artificieri. Gli esperti dell’esercito sono arrivati da Cremona ieri poco prima delle 14 di ieri, e hanno iniziato a lavorare affiancati dai carabinieri di Gambara, dalla polizia locale, dalla protezione civile e dall’equipaggio di una ambulanza dell’Associazione nazionale carabinieri. In una decina di minuti gli artificieri hanno recuperato l’ordigno, poi lo hanno trasportato in una cava di Fiesse dove è stato fatto brillare. Così è stato possibile «liberare» il traffico sulla provinciale e sulle vie di accesso alla zona che era stato momentaneamente bloccato. •