Brucia gli sterpi,
anziano muore
intossicato

di Riccardo Caffi
Vani i soccorsi portati al povero Primo Battagliola
Vani i soccorsi portati al povero Primo Battagliola
Vani i soccorsi portati al povero Primo Battagliola
Vani i soccorsi portati al povero Primo Battagliola

È morto intossicato dal fumo prodotto dagli stocchi, il gambo che rimane dopo il taglio del mais, in fiamme nel campo Margareda, a Barbariga.

Primo Battagliola, pensionato 72enne, residente nel paese della Bassa, in via Roma, di fronte a piazza Aldo Moro, stava pulendo come suo solito la riva del fosso che costeggia il campo e con alcuni fogli di giornale aveva acceso un fuoco per bruciare gli sterpi ed i rami appena tagliati delle piante di robinia, di noce, di quercia, di platano che, grazie alle sue cure, crescono sul bordo.

UN’OPERAZIONE compiuta infinite volte nel corso degli anni dal pensionato che, dopo aver ceduto in affitto la Margareda, trascorreva gran parte delle sue giornate in quella fetta di campagna, a sud di Barbariga, dietro il vivaio Onda Verde, lungo la provinciale Quinzanese.

Ma ieri pomeriggio, mentre Battagliola continuava le operazioni di pulizia, le fiamme devono essersi improvvisamente propagate agli stocchi rimasti nel campo dopo la mietitura del mais. Divenuti ben secchi e asciutti dopo tante giornate senza pioggia e cotti dal sole, gli stocchi hanno fornito facile esca al fuoco.

Battagliola deve essersi accorto del pericolo e deve aver cercato di spegnere le fiamme con il badile, ma il fumo gli ha invaso i polmoni fino a soffocarlo. L’affittuario ha trovato il corpo ormai senza vita a pochi metri dalla riva.

Erano da poco passate le 16, quando i proprietari del vivaio Onda Verde hanno visto il campo Margareda invaso da fumo e fiamme. Hanno subito avvertito l’affittuario che è corso sul posto. «Ho visto l’automobile di Primo, ma di lui nessuna traccia - racconta l’uomo - L’ho chiamato, ma non ottenendo risposta ho cominciato a cercarlo». Poco dopo la macabra scoperta. Battagliola giaceva a terra, riverso sopra la sua vanga. Non è riuscito ad allontanarsi, forse anche il panico insieme al rapido innescarsi delle fiamme non gli hanno dato scampo.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Dello ed i Vigili del Fuoco volontari di Orzinuovi, che si sono subito messi all’opera per spegnere le fiamme. La notizia della tragedia si è subito diffusa a Barbariga, dove Battagliola era molto conosciuto e stimato e dove contava anche tanti amici. Il pensionato, celibe, trascorreva la maggior parte del suo tempo in campagna, ma amava anche giocare a carte in compagnia, alla trattoria Cavallino. Anche ieri dopo pranzo era stato al locale pubblico, luogo di ritrovo per gli appassionati della briscola. «La sua tragica scomparsa è un colpo per tutti – commentano gli amici -. Primo era un uomo forte, in salute, ma la morte non guarda in faccia a nessuno».

L’anziano lascia la sorella Margherita, il cognato, e numerosi nipoti. Ieri sera la salma di Battagliola è stata composta nella camera mortuaria della casa di riposo Uccelli-Bonetti di Barbariga. Domani, alle 8.45, si terrà la veglia funebre e nel pomeriggio, alle 15, nella parrocchiale di San Vito, saranno celebrati i funerali.

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