Brucia la vecchia: al rogo i simboli della modernità

Il rogo della vecchia di Travagliato infonde una pennellata glamour a una tradizione antichissima grazie all’interpretazione raffinata del gruppo «Petrolini e C». L’appuntamento è alle 21, al palazzetto dello sport. In passato il rito, perso l'alone di esorcismo contro il male e il cattivo raccolto, è diventato un auspicio per il miglioramento delle misere condizioni esistenti nel mondo contadino. Veniva consumato individualmente nei cascinali o a piccoli gruppi ed in aperta campagna. I protagonisti per una notte erano i bambini che con le fiaccole appiccavano i fuochi alle sterpaglie. Il gruppo ha cercato di rendere l’evento collettivo sostituendo agli originari riferimenti iconografici della «vecchia» simboli più attuali. Negli ultimi anni sono stati messi al rogo la poltrona del potere, che una volta conquistata non viene più mollata, il vaso di pandora che una volta stappato ha liberato tutti i mali esistenti sulla Terra, il Parassita che si approfitta di tutto e di tutti, il Kamikaze con tutto il suo carico distruttivo, sia materiale che ideologico, la Mucca pazza come rischio per la salute del consumatore e speculazione dell'industria alimentare, la Pianta dell'intolleranza, l'Energia sporca, il Cattivo progresso, gli Smemorati, la Corruzione, le Sirene, l'Ipocrisia e altri 24 temi, tutti comunque legati alla realtà ed ai problemi sociali. Quest'anno gli organizzatori hanno scelto di bruciare l'Egoismo. A Manerbio il rogo verrà acceso alle 21 all’oratorio. Il processo sarà celebrato dalla compagnia teatrale «Chei de Manerbe». Alle 20 la compagnia «Teatro d'accapo» porterà in scena all’oratorio di Leno lo spettacolo «Buon viaggio» prologo all’accensione della pira. L’Unità pastorale di Lumezzane organizza il momento generale per tutte le parrocchie stasera alle 20,30 nel piazzale della Frabosk in via Massimo d’Azeglio a Sant’Apollonio. A Nozza di Vestone appuntamento in oratorio a partire dalle 19.30 con il processo e il rogo alle 20. •

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