C’è un premio per i bresciani
sensibili, coraggiosi o vincenti

di Luciano Scarpetta Riccardo Caffi
La formazione di calcio del Brescia femminile reduce dalla storica conquista dello scudetto Suor Daniela Baronchelli Nicolà  Belloni di Gavardo Giordano Bruno Guerri
La formazione di calcio del Brescia femminile reduce dalla storica conquista dello scudetto Suor Daniela Baronchelli Nicolà Belloni di Gavardo Giordano Bruno Guerri
La formazione di calcio del Brescia femminile reduce dalla storica conquista dello scudetto Suor Daniela Baronchelli Nicolà  Belloni di Gavardo Giordano Bruno Guerri
La formazione di calcio del Brescia femminile reduce dalla storica conquista dello scudetto Suor Daniela Baronchelli Nicolà Belloni di Gavardo Giordano Bruno Guerri

Cosa hanno in comune uno scrittore, uno studente, una suora e una squadra di calcio femminile? Il coraggio intellettuale, spirituale e fisico. Ma anche l’aver tenuto alto il nome della Lombardia e del territorio Bresciano. Sono queste le rivendicazioni del premio Rosa Camuna che verrà consegnato stasera al Teatro Bibiena di Mantova in occasione della Festa della Lombardia. Il riconoscimento sarà assegnato a Giordano Bruno Guerri, direttore del museo MuSa dove oggi si aprirà una mostra dedicata al Duce e presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani. «Guerri - si legge nella motivazione del premio - promuove la conoscenza di Gabriele d’Annunzio e del patrimonio storico-architettonico lasciato dal Vate». «Per gli straordinari successi sportivi raggiunti, che fanno delle giovani atlete bresciane un motivo di grande orgoglio per la città e la Lombardia», è invece la motivazione della Rosa Camuna assegnata alla squadra di calcio femminile neocampione d’Italia. La menzione speciale è invece appannaggio per suor Daniela Baronchelli, religiosa 83enne originaria di di San Paolo, per «l’impegno coraggioso dimostrato nel professare la fede cattolica nel mondo, nonostante le continue intimidazioni, e per la sua instancabile missione di educatrice in Nigeria e in Pakistan».

Giovanissima suo Gabriella ha lasciato la famiglia e Farfengo, il borgo dove tutti si conoscono e dove molti la ricordano, per portare ai popoli del mondo la sua fede e il suo aiuto. La religiosa ha vissuto per oltre 25 anni in Africa e, dalla metà degli anni ’80, è missionaria in Pakistan, prima a Lahore e poi a Karachi. Menzione speciale anche per Nicolò Belloni, il14enne di Gavardo che il 25 marzo mentre passeggiava sul lungolago di Toscolano in compagnia del nonno non esitò a gettarsi nelle acque del lago per salvare un turista precipitato nel lago durante un volo in parapendio.

stasera sarà accompagnato a Mantova da papà Roberto e dai nonni, Giuliano Belloni e Germana Sebastiani. «In questi giorni – commenta orgogliosa la mamma di origini messicane Lorena Acosta –, Nicolò è impegnato a preparare gli esami di terza media e per un giorno sarà contento di non studiare«. L’anno prossimo Nicolò pare sia orientato a seguire le orme in cielo del padre (pilota aeronautico alla base di Ghedi) iscrivendosi a una scuola propedeutica al volo di piloti civili.

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