Caccia alla volpe 33 mila «no» on line contro i cani da tana

Volpi sempre nel mirino
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Volpi sempre nel mirino
Volpi sempre nel mirino

«In due sole settimane, oltre 33 mila persone hanno detto no on line alla caccia alla volpe in tana con l’utilizzo di cani addestrati. Una dimostrazione che il pensiero delle persone comuni è fortunatamente molto lontano da quello di una politica che autorizza la crudeltà come inutile strumento per un controllo faunistico fallimentare». Lo ricorda e lo afferma la Lega per l’abolizione della caccia, promotrice della petizione sulla piattaforma Change.org insieme al rifugio Miletta «LA STAGIONE di caccia sta terminando - proseguono le due realtà - ma se non arriveranno nuovi segnali di indignazione dall’opinione pubblica lo strazio delle volpi sbranate nei loro rifugi si riproporrà con la prossima, insieme ad analoghe forme di “controllo“ a fucilate che, come la scienza dimostra da decenni, anziché ridurre le popolazioni le fanno aumentare, e che servono solo ad allungare la stagione del divertimento per i cacciatori». «La volpe - conclude la Lac - è sotto pressione da sempre: cacciabile legalmente, oggi anche per periodi più lunghi rispetto al passato, finisce anche in piani di contenimento straordinari, come quello bloccato lo scorso anno da un ricorso al Tar della nostra associazione che, nel Bresciano, prevedeva uccisioni non stop per 5 anni, tutto l’anno e naturalmente anche in tana, e anche con la presenza di cuccioli. Una strage inutile, scientificamente improduttiva, che possiamo fermare continuando a firmare la petizione on line sulla piattaforma Change.org: http://www.abolizionecaccia.it/stop-caccia-in-tana/». •

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