Non ha scorto la fila di mezzi pesanti incolonnata sulla prima corsia ed ha speronato con violenza il Tir che lo procedeva.
L’impatto non ha lasciato scampo a un autotrasportatore di origini indiane residente a Ghedi. Parminder Singh, 49 anni, è deceduto sul colpo nella cabina del suo camion che per effetto della collisione si è trasformata in un trappola mortale. La tragedia si è consumata sulla A4 alle lungo la corsia in direzione Milano, un chilometro dopo il casello di Sirmione. La vittima stava effettuando un viaggio per conto della lavanderia industriale Neproma Service di Montirone.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio della Polizia stradale di Verona, ma stando alla prima ricostruzione la vittima stava viaggiando al volante di un autocarro Daf. Ad un certo momento sulla carreggiata c’è stato un rallentamento fisiologico legato all’intenso traffico che ha costretto i camion in transito sulla prima corsia a una brusca frenata. Si è formata una colonna di mezzi pesanti chiusa da un autoarticolato telonato con targa slovacca. Parminder Singh, forse accecato da un raggio di sole o più probabilmente tradito da un momento di distrazione ha speronato il camion che lo precedeva. I segni di frenata, quasi impercettibili sull’asfalto, potrebbero avvalorare l’ipotesi di un malore, ma saranno gli accertamenti medico legali a fare piena luce sulle cause della tragedia. Nel giro di pochi minuti sul posto è atterrata l’eliambulanza del Civile supportata da un’autoambulanza dei volontari del soccorso di Calvisano. Ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’autotrasportatore. Per estrarre il corpo senza vita dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. Solo contusioni per il 55enne slovacco alla guida del camion tamponato.
I RILIEVI DELL’INCIDENTE e la rimozione dei mezzi coinvolti nello schianto hanno provocato fino a dieci chilometri di code. Problemi al traffico anche sulla corsia per Verona dove due Tir, con i conducenti forse distratti dall’incidente sull’altra carreggiata.
Fra le centinaia di automobilisti in coda sulla A4 c’era anche il sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi. «Non lo conoscevo personalmente, ma è comunque motivo di dolore la morte di un padre di famiglia, che stava svolgendo il suo lavoro. Me ne dispiaccio e sono vicino alla famiglia, in particolare ai giovani figli che hanno perso un padre oltre al sostegno economico».
Ha collaborato Milena Moneta