Campi da calcio sintetici, Bagnolo sarà leader

di Cinzia Reboni
Campi in fondo sintetico: Bagnolo si candida a diventare un leader
Campi in fondo sintetico: Bagnolo si candida a diventare un leader
Campi in fondo sintetico: Bagnolo si candida a diventare un leader
Campi in fondo sintetico: Bagnolo si candida a diventare un leader

La vita media dei campi da calcio in fondo sintetico è di otto anni. Poi va sostituito l'intaso di gomma, il materiale che sostiene il manto d’erba artificiale. Un’operazione delicata, soprattutto nella fase di smaltimento degli scarti degli impianti più obsoleti, dove in passato sono state riscontrate anomale concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici, toluene e metalli pesanti. Dal 2011 per la rimozione, lo smaltimento e il ricollocamento dei fondi sintetici, il ministero auspica una certificazione di filiera. A garantirla - tra le prime in Italia - sarà la Rep, azienda di Bagnolo, che per raggiungere l’obiettivo ha in progetto l'ampliamento dello stabilimento in via Manerbio. ACCANTO ALL’IMPIANTO specializzato nel trattamento di pneumatici esausti, che si estende su 20 mila metri quadrati ai confini con Offlaga, sarà costruito un sito di 15 mila metri quadrati dedicato appunto al settore del fondo dei campi in sintetico. La Rep è stata fondata nel 2003 a Corticelle per affrontare l’emergenza ambientale lasciata in eredità dalla Cagimetal. La tecnologia dell’azienda è stata strategica nelle operazioni di rimozione delle scorie e della bonifica. Nel 2008 la Rep si è trasferita a Bagnolo, in una zona agricola, dove opera in deroga rispetto alle autorizzazioni dei siti di riciclo rifiuti. Dal 2014 la capacità operativa dell’impianto è stata di 49.600 tonnellate di materiale trattato all’anno. Grazie all’innovazione del proprio know how, la Rep ha ampliato la propria attività al settore dei campi da calcio sintetici. L’iter per l’ampliamento avviato con la procedura dello Sportello unico per le attività produttive ha compiuto nei giorni scorsi un passo avanti con la convocazione della Conferenza di Servizi che ha confermato come l’operazione non richieda la Via. La Valutazione Ambientale Strategica del progetto è invece a buon punto, e i cantieri dovrebbero aprire già all’inizio del prossimo anno. La Rep si è assunta l’onere di ampliare via Manerbio così da favorire il passaggio dei mezzi pesanti. Il progetto prevede la creazione di nuovi parcheggi e la copertura del canale che scorre al confine dell’azienda. L’IMPATTO paesaggistico delle nuove strutture sarà mitigato con una doppia schermatura di alberi. Il consolidamento nel settore dei campi sintetici avrà in prospettiva positive ricadute occupazionali sull’azienda. I protocolli del Governo e della Figc impongono rigorose regole a tutela della salute pubblica: i livelli dei nove pericolosi idrocarburi assimilabili alle diossine che si trovano negli olii della mescola di un pneumatico, sono stati ridotti di dieci volte. I fornitori devono certificare il materiale e conservare il campione dell'intaso utilizzato. Le aziende insomma devono avere un altissimo livello tecnologico, proprio come la Rep. Il comparto è del resto finanziariamente molto appetibile: per rimuovere e cambiare le 130 tonnellate di intaso gommoso presenti in un campo a 11 si possono spendere cifre vicine al mezzo milione di euro. La gomma resta il materiale più affidabile, nonostante la diffusione degli intasi ecologici realizzati con una mistura di sabbia di Carrara, caucciù naturale, cocco e sughero. •

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