Cane massacrato,
taglia da 10
mila euro

Kuma era amato da tutti i bambini che frequentavano il maneggio
Kuma era amato da tutti i bambini che frequentavano il maneggio
Kuma era amato da tutti i bambini che frequentavano il maneggio
Kuma era amato da tutti i bambini che frequentavano il maneggio

Da ieri c’è una taglia da 10 mila euro che pende sulla testa di chi avrebbe massacrato Kuma, il cane mascotte del maneggio San Michele a Bassano Bresciano. Il condizionale è d’obbligo perchè saranno gli accertamenti autoptici sulla carcassa affidati allo Zooprofilattico di Brescia a stabilire se è effettivamente lo splendido esemplare di pastore tedesco di due anni sia stato ucciso proditoriamente o sia morto investito da un’auto, un mezzo agricolo oppure avvelenato.

IL CRANIO FRACASSATO e le profonde ferite ben evidenti sul cane ritrovato sotto un cumulo di sterpi ed arbusti a poca distanza dal maneggio, non lascerebbero spazio ad altre ipotesi che quella di una barbara esecuzione. Tuttavia gli accertamenti che certifichino le modalità e le cause del decesso saranno fondamentali anche per dare impulso alle indagini avviate dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova dopo la denuncia per maltrattamenti e uccisione di animale senza necessità presentata da Alessia Arcari, proprietaria di Kuma. La titolare della struttura equestre ha tra l’altro rivelato di aver ricevuto minacce e di avere dunque dei sospetti sulla persona o le persone che avrebbero ucciso barbaramente il cane. Gli accertamenti dell’Istituto Zooprofilattico non saranno comunque facili considerato l’avanzato stato di decomposizione della carcassa Spetterà agli esperti stabilire se alcune delle lesioni visibili a occhio nudo siano magari frutto della degenerazione dei tessuti. Il caso, complice l’ondata di indignazione che ha attraversato i social, è nel frattempo diventato nazionale. Al punto che l’Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente ha messo 10 mila euro di taglia sul responsabile dell’uccisione di Kuma. «La ricompensa - spiega Lorenzo Croce presidente nazionale dell’Aidaa -, sarà pagata a chiunque fornirà informazioni specifiche che aiuteranno l’individuazione e la condanna definitiva del responsabile o dei responsabili di tale atto criminale, ovviamente le informazioni dovranno poi essere verbalizzate davanti alle forze dell’ordine». Per inviare le informazioni via telefono si può contattare il 3479269949. In subordine si può utilizzare l’indirizzo di posta elettronica direttivo.aidaa@libero.it. Sulla vicenda è intervenuta anche la redazione della trasmissione Le Iene che con un post ha manifestato sdegno per l’episodio e solidarietà alla proprietaria di Kuma. «Le Iene sono da sempre in prima linea contro il maltrattamento degli animali - si legge nel post - e per un inasprimento di pena per l’animalicidio».

TUTTE LE PERSONE che frequentavano il maneggio volevano bene a Kuma era la mascotte dei bambini che seguivano le lezioni di equitazione: giocava con loro e li accompagnava durante le passeggiate a cavallo. I bimbi lo adoravano, gli hanno scritto persino delle lettere. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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