Casoncello, la sagra è solidale
e offre un sugo all’amatriciana

di Massimiliano Magli
Un’immagine di repertorio della Sagra del casoncello
Un’immagine di repertorio della Sagra del casoncello
Un’immagine di repertorio della Sagra del casoncello
Un’immagine di repertorio della Sagra del casoncello

Due primi piatti a confronto senza alcuna rivalità, ma anzi all’insegna della condivisione gastronomica e culturale e soprattutto della solidarietà. Succederà a Barbariga, la cittadina conosciuta in provincia per i suoi celebri casoncelli a denominazione comunale (De.co) che ha deciso di sposare il proprio primo piatto per antonomasia con quello molto più celebre del Comune di Amatrice in occasione della Festa del casoncello in programma tra il 20 e il 24 settembre.

LA DECISIONE è stata presa dal sindaco Giacomo Uccelli, il quale ha vissuto in prima persona il sisma dello scorso anno durante le sue vacanze; quelle scosse che devastarono lo scorso agosto (l’anniversario cade proprio in questi giorni) la comunità reatina. Proprio Uccelli fu tra quelli che cercarono di portare i primi soccorsi, anche se le regole delle emergenze gli impedirono di arrivare fino al cuore del sisma per ragioni di sicurezza.

Nel frattempo il suo legame con quella parte d’Italia si è ulteriormente rafforzato, al punto che in aprile ha organizzato un gemellaggio con le comunità di Amatrice e Acquasanta alle quali Barbariga aveva già inviato diversi aiuti. Al gemellaggio suggellato nelle scorse settimane, il primo cittadino ha fatto seguire un altro gesto concreto per raccogliere fondi a favore dei terremotati: il 20 settembre, giornata di apertura della Sagra del casoncello, il Comune ha promosso una serata a base di amatriciana.

Il primo piatto della serata sarà assolutamente «De.co.» visto che per l’occasione arriveranno cuochi delle due cittadine inviati dalla Pro loco. Saranno loro gli chef sulla ribalta, e prepareranno secondo il disciplinare il prelibato primo piatto che per una volta e per un giorno, dopo quattordici edizioni, soppianterà il tradizionale casoncello.

«Noi ci siamo, siamo lì con loro» sarà lo slogan della serata a cui è già possibile iscriversi contattando info fieradelcasoncello.it Il costo della cena è di 15 euro e consentirà di degustare anche secondi piatti locali. «L’idea di una cena a base di amatriciana durante la fiera del casoncello mi è venuta in aprile - spiega il sindaco - quando abbiamo incontrato una delegazione di Acquasanta e Amatrice. Tra l’altro l’assessore Pierdavide Olivari aveva già proposto lo scorso anno di allestire un evento di raccolta fondi per il centro Italia; idea poi strutturata quest’anno anche grazie al contributo della Pro Loco che ha deciso di prolungare di un giorno le fatiche della fiera».

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