Centro sportivo fermo al palo
Il sindaco caccia la Polisportiva

di Massimiliano Magli

Tre milioni di euro il costo del progetto, ma nemmeno trecentomila euro di lavori conclusi, con un polo sportivo che sta morendo, invaso da piante infestanti e offeso da uno stato di abbandono che rischia di vanificare anche le poche cose fatte.

Così a Urago d’Oglio il sindaco Antonella Podavitte ha deciso di voltare pagina e di non indugiare oltre rispetto alla gestione della Polisportiva Uraghese, quella che avrebbe dovuto realizzare il nuovo complesso e che invece lo ha lasciato al palo. Per questo motivo sarà sfrattata senza indugi e oggetto di un’azione legale per il recupero degli insoluti. Ad annunciarlo è il sindaco Antonella Podavitte che non ci ha visto più già lo scorso anno, quando, a contenzioso in corso, la Polisportiva aveva deciso di avviare una nuova stagione. «Un gesto inaccettabile e offensivo agli uraghesi - ha spiegato la sindaca Antonella Podavitte - su cui avevamo preferito sorvolare per evitare il trauma a tanti bambini di perdere la stagione calcistica. Ma questa volta la diffida arriverà per tempo: la Polisportiva non sarà più la realtà che gestisce il centro sportivo».

IN CONDIZIONI di degrado già dopo un anno dai primi lavori, il complesso di via Rudiano non può attendere altro, anzi potrebbe incontrare la beffa di aver bisogno di costosi lavori di riparazione e recupero. «Mi chiedo con quale coraggio - continua il sindaco - gli amministratori della Polisportiva abbiano voluto organizzare una nuova stagione, aumentando ulteriormente l’esposizione con il Comune. Li perseguiremo perché di mezzo ci sono i soldi degli uraghesi, senza contare che siamo obbligati dalla legge, diversamente rischieremmo una condanna dalla Corte dei Conti».

Infatti il progetto, che risale a circa tre anni fa, aveva visto maturare negli ultimi due anni anche una serie di insoluti sulle bollette di gas ed elettricità. Dunque non soltanto un progetto incompiuto, ma anche bollette non pagate per una cifra esorbitante. E fino a un paio di anni fa il Comune partecipava persino con 25 mila euro in contributi per sostenere «un’attività - spiega il sindaco – che comunque coinvolge decine e decine di ragazzi e bambini». Se la Polisportiva si è sottratta da tempo da qualsiasi commento, il Comune è già passato alle carte bollate. Ma a questo punto che fine faranno le opere incompiute presenti a fianco della provinciale 2? «Vogliamo portarle a termine almeno in parte - spiega il sindaco - così da mettere mano alle opere essenziali, come il campo da calcio e le tribune. Poi quando troveremo i soldi potremo pensare agli spogliatoi».

Tramonta invece il progetto sulla grande area tra il nuovo campo e il campo da calcio storico: doveva essere uno spazio di aggregazione con un anfiteatro, ma probabilmente resterà in condizioni di cantiere per anni. Il Comune per ora conta di intervenire con 300 mila euro per finire campo e tribune. Resta da capire cosa riuscirà a recuperare dalla Polisportiva.

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