Contaminato il canale
d’irrigazione a Fiesse:
resta lo stato d’allerta

Le barriere assorbenti posizionate lungo il corso d’acqua inquinato
Le barriere assorbenti posizionate lungo il corso d’acqua inquinato
Le barriere assorbenti posizionate lungo il corso d’acqua inquinato
Le barriere assorbenti posizionate lungo il corso d’acqua inquinato

È un vero e proprio disastro ambientale quello che stanno affrontando in queste ore le istituzioni di Fiesse. Teatro del grave episodio di inquinamento è il canale Seriola che attraversa buona parte del centro urbano intubato per poi riapparire in superficie alle porte del paese. L’allarme è scattato martedì quando dal corso d’acqua è cominciata a defluire una massa di sostanza fluida maleodorante. Le segnalazioni dei residenti hanno spinto il sindaco Chiara Pillitteri a richiedere l’intervento dell’Arpa, dei carabinieri e dei Vigili del fuoco di Verolanuova.

ALLA LUCE della gravità della situazione, nella zona attorno al canale venivano avvertiti acri ed irritanti miasmi, è stato necessario mobilitare la squadra Nucleare, biologico, chimico e radiologico del 115 di Brescia. Il personale del nucleo anti-contaminazioni dei Vigili del fuoco ha posizionato dei sacchetti assorbenti nella roggia per contenere i danni ambientali.

I tecnici dell’Arpa hanno continuato a monitorare la situazione e ieri pomeriggio hanno fatto un ulteriore ispezione. I tecnici stanno cercando di individuare la natura della sostanza inquinante. Stando ai primi accertamenti la sostanza sarebbe un mix di carburanti e detergenti sversati da un cantiere in via Solferino.

Il vaso Seriola, un corso d’acqua che viene utilizzato per l’irrigazione dei campi, prosegue praticamente parallelo al fiume Gambara - già teatro in passato di un vasto inquinamento che azzerò la fauna ittica - e poi sfocia direttamente nel fiume Oglio in territorio di Volongo, appena oltre il confine cremonese.

LA SITUAZIONE È MOLTO delicata, al punto da aver spinto il sindaco a firmare ordinanza per la pulizia entro 24 ore sia del corso idrico, del fondo, delle sponde, dei pozzetti caditoie, tubazione di collettamento fino al corpo idrico. Il provvedimento è stato notificata al proprietario di un immobile di via Solferino, dove erano in corso lavori di manutenzione, all’impresa responsabile del cantiere ad un’altra ditta che era stata incaricata delle operazioni di pulizia di una cisterna di gasolio non utilizzata da numerosi anni. L’inquinamento potrebbe essere legato proprio a questa operazione, ma saranno gli accertamenti a confermare l’ipotesi. G.B.M.

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