Data alle fiamme
dal marito. Parvinder
verso il risveglio

di Carla Costa
Via Risorgimento a Dello, la sera in cui si è consumata la tragedia
Via Risorgimento a Dello, la sera in cui si è consumata la tragedia
Via Risorgimento a Dello, la sera in cui si è consumata la tragedia
Via Risorgimento a Dello, la sera in cui si è consumata la tragedia

Dal suo letto di ospedale, nel reparto di Rianimazione del Centro grandi ustionati di Genova, Parvinder Kaur Aoulakh respira. Tenuta in coma farmacologico, in seguito alle gravi lesioni riportate dopo che suo marito lo scorso 20 novembre l’ha cosparsa di diavolina liquida e poi dato alle fiamme, la 26enne di origini indiane potrebbe tra pochi giorni riaprire i suoi occhi buoni.

TUTTO DIPENDERÀ dall’esito della delicata visita di controllo cui la donna è stata sottoposta ieri dal personale medico dell’ospedale genovese. Se le sue condizioni lo permetteranno, i medici potranno accelerare il suo risveglio. Ad aspettare che Parvinder torni a guardarli negli occhi e ad abbracciarli ci sono prima di ogni altro i suoi figlioletti, un bimbo di 4 anni e una bimba di 2, che erano presenti quella maledetta sera in cui loro padre si è scagliato con inaudita violenza contro la loro mamma. I due fratellini erano in casa quando si è consumata la tragedia e con loro c’era pure la loro nonna paterna, che non avrebbe fatto nulla per fermare il figlio, Agib Singh, come hanno indicato alcuni vicini di casa della coppia, ma anzi se ne sarebbe addirittura infischiata da quanto stava accadendo in quella casa, non solo quella sera, ma da molti mesi, anni.

«Agib era sempre ubriaco - spiega Ranjit, fratello di Parvinder - e spesso trattava male mia sorella, perché diceva che metteva i jeans per andare al lavoro e per lui non andava bene. La suocera istigava il figlio a comportarsi così».

Al momento la posizione della suocera è ancora al vaglio degli inquirenti. Su suo figlio invece, pende l’accusa di tentato omicidio. La famiglia di Parvinder non si arrende e porta avanti la sua battaglia. Venerdì scorso, come fa sapere il legale della famiglia avvocato Luca Broli, è stata formalizzata la richiesta di incidente probatorio al gip, Lorenzo Benini, effettuata dal pm, Alessandra Panico, per poter ascoltare il bimbo più grande della coppia, quello di 4 anni, poiché avrebbe detto allo zio «Il papà ha bruciato la mamma». I due fratellini sono stati affidati allo zio Ranjit che abita a Dello, poco distante dalla casa dove la sorella è stata ferita. La battaglia legale è appena iniziata e continua «perché vogliamo giustizia», ripete Ranjit.

Ieri il legale della famiglia di Parvinder ha depositato i nomi della madre, del padre e del fratello Ranjit come parte offesa. E ad aspettare che Parvinder si riprenda c’è anche il pm, che non appena sarà possibile vuole ascoltare le sue parole

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