Deposito a Calcinato per auto e camion rubati e fatti a pezzi

di V.MOR.
Ciò che resta di un autocarro fatto a pezzi dai ladri
Ciò che resta di un autocarro fatto a pezzi dai ladri
Ciò che resta di un autocarro fatto a pezzi dai ladri
Ciò che resta di un autocarro fatto a pezzi dai ladri

Si è inceppato il meccanismo della «catena di smontaggio» messo in piedi da una banda italo-egiziana. Nella mattinata di ieri i carabinieri di Sesto San Giovanni hanno arrestato 7 persone (5 egiziani e 2 italiani) per associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione ed al riciclaggio di automezzi. La banda, tra i 31 ed i 56 anni e tutti residenti nella provincia di Milano, si era specializzata nel furto di mezzi da lavoro e automobili. Dopo aver rubato le macchine e gli autocarri, i malviventi spostavano la refurtiva in due capannoni. Uno situato a Milano e l'altro a Calcinato. Nei locali i mezzi di trasporto venivano smontati ed i pezzi di ricambio spediti in Nord Africa. È questa la scoperta delle forze dell'ordine che per quasi due anni hanno seguito il gruppo di italiani ed egiziani impegnati a razziare autocarri ed automobili di lusso. I carabinieri del nucleo Radiomobile di Sesto San Giovanni hanno avviato l'indagine nell'estate del 2016, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Monza, dopo il furto di un autocarro. In quella occasione, come in altri episodi avvenuti successivamente, grazie all'ausilio delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, i militari avevano notato che sia durante il primo furto, sia nel successivo transito del mezzo attraverso il casello autostradale di Monza, compariva nelle immagini la stessa automobile scura che in seguito è stata identificata dagli inquirenti come il veicolo utilizzato dalla banda per compiere i furti. Tutte le persone arrestate, al momento, sono state trasferite nel carcere di Monza. Due egiziani sono stati colti in flagranza mentre smontavano veicoli rubati ed uno degli italiani mentre spendeva banconote contraffatte. Non è la prima volta che la Bassa viene individuata come luogo strategico per nascondere e «cannibalizzare» le automobili rubate. Poco meno di un anno fa, a Vighizzolo di Montichiari, in una cascina abbandonata erano state rinvenute carcasse di Volkswagen rubate.

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