Diritto allo studio
«Siamo riusciti
a evitare rinunce»

Il Consiglio comunale di Gambara ha approvato il Piano per il diritto allo studio, illustrato dal vice sindaco e assessore alla pubblica istruzione Carla Cavalli. «Anche per l’anno scolastico 2017-18, l’Amministrazione comunale si impegna - ha spiegato Cavalli - a garantire le risorse necessarie per permettere una piena realizzazione delle pari opportunità dei nostri studenti. È riscontrabile una sostanziale continuità con quanto proposto lo scorso anno: l’amministrazione, dopo vari confronti con le scuole sui progetti dello scorso anno scolastico, ed in particolare con il dirigente scolastico, ha ritenuto di mantenere la progettualità consolidata negli anni scorsi».

L’assessore ha poi fornito diverse informazioni riguardanti le varie scuole presenti nel Comune, da quelle dell’infanzia (paritaria S. Giuseppe e statale Regina Margherita) alla scuola primaria (intitolata a Franco Bagnaschi) e la secondario di 1° grado (Umberto Allegri). Complessivamente la popolazione scolastica è composta da 513 alunni e l’acceso ai contributi individuali per il diritto allo studio è garantito esclusivamente agli alunni residenti a Gambara. L’assessore ha quindi illustrato gli ambiti di intervento a sostegno del diritto allo studio, dell’attività didattico-educativa e di promozione alla lettura, assegni e borse di studio e quelli per quelli volti a garantire pari opportunità educative (dote scuola e assistenza ad personam). La spesa complessiva del piano ammonta a quasi 154mila euro.

L’amministrazione comunale si impegna a sostenerne l’attività della scuola paritaria «S. Giuseppe» erogando un contributo annuo fino ad un massimo di 50mila euro. Il servizio di assistenza ad personam costerà poco più di 55mila, l’onere per il trasporto scolastico è previsto in circa 46mila euro.

Per gli assegni e borse di studio sono stati previsti 12.750 euro. A questo proposito c’è da segnalare che i bandi relativi alle varie tipologie di assegni e scuole scadono domani. Il capogruppo Franco Stringhini (Impegno per Gambara), sulle borse di studio ha lamentato l’attualità delle fasce Isee che hanno determinato un calo delle richieste e che quindi andrebbero modificate, perché hanno determinato a suo dire, un «quadro desolante». Assieme al collega Fabrizio Reghenzi ha quindi votato contro il piano. Eva Lorenzoni (Lega Nord) si è astenuta.G.B.M.

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