Disco verde per la «cittadella»: case, uffici e spazi commerciali

di Milena Moneta
L’area interessata dall’operazione immobiliare che ha ricevuto l’altra sera il via libera del Consiglio
L’area interessata dall’operazione immobiliare che ha ricevuto l’altra sera il via libera del Consiglio
L’area interessata dall’operazione immobiliare che ha ricevuto l’altra sera il via libera del Consiglio
L’area interessata dall’operazione immobiliare che ha ricevuto l’altra sera il via libera del Consiglio

Dopo 15 anni di stallo arriva lo start per 160 mila metri quadrati, zona sud-ovest della cittadina di Ghedi, attraversata dalla strada Gasparina, dove sono previsti 72mila mc di costruito: il Consiglio comunale l’altra sera ha approvato, con l’astensione delle opposizioni, l’adozione della variante al piano particolareggiato detto «comparto C» che non era mai riuscito a decollare. BARATTANDO la pista di atletica con 17mila mq per realizzare un polo scolastico e altri 8 mila per attività pubbliche, accontentandosi di 600 mila euro in contanti anziché il milione e 800mila previsti in un primo momento, ma assicurando comunque al Comune introiti per 6 milioni di euro tra aree edificabili, oneri di urbanizzazione e standard di qualità, l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Cazzavacca, supportato dal pianificatore territoriale Alessio Loda, è riuscito a far quadrare il cerchio. Il piano prevede edifici residenziali, liberi e in parte convenzionati (edilizia economico-popolare), con qualche destinazione complementare (uffici, piccoli negozi, artigianato di servizio) e due attività commerciali di 1000 metri quadrati per il consumo locale. Le difficoltà per arrivare ad una convenzione negli anni precedenti derivavano da diverse cause: la considerevole estensione dell’area, il numero dei proprietari coinvolti, il carico di servizi pubblici che le mutate condizioni del mercato immobiliare avevano reso troppo oneroso. Non c’erano prospettive di attuazione finchè l’amministrazione attraverso Cazzavacca ha cercato un accordo equo per tutte le parti coinvolte, consono alla attuale situazione del mercato immobiliare, cominciando a dividere la zona in quattro subcomparti - che coinvolgono due proprietari ciascuna e procedono a edificare autonomamente - rinunciando alla pista di atletica («Abbiamo anteposto gli interessi i 1500 studenti a quella di una cinquantina di atleti, anche se il discorso potrebbe essere solo rimandato») che gravitava solo su due proprietà complicando gli accordi, ma acquisendo le due aree per attività pubbliche, nonché l’area su cui l’amministrazione realizzerà la strada di gronda, circonvallazione esterna che chiude l’abitato. Il progetto ha già disegnato tutte le strade, le zone a verde, la pista ciclopedonale ad uso pubblico «che consentirà alla mobilità dolce di abbracciare tutto il centro abitato». La zona destinata alle scuole sarà collegata al parcheggio degli impianti sportivi per rendere più sicuri gli accessi e per un interscambio tra le strutture. «L’intento è farne una zona residenziale di pregio a livello architettonico intervallata da spazi pubblici e polmoni verdi fruibili da tutti - ha spiegato Loda - con un pregevole parco verticale formato da strada Gasparina e dal corso d’acqua che corre parallelo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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