Eridio e Chiese
La campagna
«acqua equa»
prende piede

Il lago d’Idro può sembrare lontano a chi sfrutta l’acqua del Chiese per l’irrigazione e la produzione di energia elettrica. Eppure non è possibile ragionare su una gestione idrica per compartimenti stagni, e da qualche mese ormai Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia e Legambiente Lombardia stanno provando a rompere gli schemi, coinvolgendo enti locali e cittadini dall’alta valle alla pianura per mettere fine al saccheggio dell’Eridio con un accordo di bacino.

Sono 30 i comuni lungo l’asta del Chiese, e ben 18 le centraline idroelettriche funzionanti, e per cambiare panorama, le due associazioni hanno promosso una petizione che dica sì a una gestione coordinata dell’acqua (e a interventi strutturali per evitare sprechi) che consenta al lago di restare tale e ai campi di non rimanere a secco: un’alternativa anche ai faraonici progetti di svaso voluti dalla Regione.

Il prossimo appuntamento per presentare e sostenere il progetto (che sta già raccogliendo molti consensi anche nella Bassa) è fissato giovedì ad Asola, alle 21 nella sala dei Dieci di piazza XX Settembre: sarà un’occasione per incontrare anche cittadini e amministratori di Acquanegra e Canneto sull’Oglio.

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